Il mondo, sistema organizzato
Fredy Gfeller
Il significato più frequente della parola «
mondo» nella Parola di Dio è quello di un sistema organizzato dall’uomo senza Dio. A partire dall’entrata del peccato sulla terra, con la disubbidienza di Adamo ed Eva, una famiglia si distingue per la ricerca di un’organizzazione da cui Dio è escluso: è la famiglia di Caino, secondo Genesi 4:17-24. Essi inventarono tutto quello che può rendere piacevole la vita, nell’intento di cancellare la maledizione pronunciata sulla terra e alleviare i castighi conseguenti al peccato dell’uomo. Il quadro succinto che ci offre questo breve racconto di Genesi 4 corrisponde molto bene allo stato del
mondo di oggi. Il capofila è Caino, assassino del fratello, e lo sviluppo di questa società, nonostante l’apporto delle arti e dell’industria, porta alla violenza e al rovesciamento delle istituzioni divine (leggere Genesi 4:19 e 23).
I «capi di questo secolo» ci dice la Scrittura, hanno crocifisso il Signore di gloria (1 Corinzi 2:
. È il punto di partenza di ciò che caratterizza il
mondo. Da quel momento è costante la sua inimicizia nei confronti di Cristo e di quelli che seguono il Signore. Gli scritti di Giovanni sono particolarmente ricchi di insegnamenti riguardo al
mondo sotto questo aspetto. Leggete in particolare Giovanni 7:7; 15:18-19; 17:14; 1 Giovanni 2:15-16; 3:1-13; 4:5; 5:4-5. Tutte queste citazioni sottolineano la distinzione assoluta tra il credente, chiamato figlio di Dio per grazia, per la fede nell’opera di Gesù, e il
mondo che ha rigettato Cristo e che si è organizzato senza di Lui. Ancora più incisivo è Giacomo quando dichiara: «O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del
mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del
mondo si rende nemico di Dio...» (Giacomo 4:4-5).
Nella sua esperienza personale l’apostolo Paolo non aveva fatto gran caso di tutto quello che il
mondo gli poteva offrire; i suoi privilegi nazionali e religiosi li aveva considerati come «spazzatura» (Filippesi 3:
. Egli dice: «Non sia mai che io mi glori d’altro che della croce del Signor nostro Gesù Cristo, mediante la quale il
mondo per me è stato crocifisso ed io sono stato crocifisso per il
mondo» (Galati 6:14).
Facendo parte della società umana, le siamo legati da tutti gli impegni della vita. Dio non ci chiede di isolarci dal
mondo, ma di esserne moralmente separati. La posizione data al riscattato del Signore è al di fuori del
mondo, è in Cristo. La separazione morale del credente dal
mondo sarà tanto più grande quanto maggiore è l’attaccamento del suo cuore a Cristo; non sarà mai sufficiente, è vero, ma la si ottiene per l’effetto della Parola di Dio e grazie all’intercessione del nostro Salvatore, secondo l’esempio datoci nel capitolo 17 dell’Evangelo di Giovanni. Sarà interesse di ognuno leggere tutto quel capitolo. È una delle pagine più elevate della Parola di Dio.