ISRAELE? CHE CONFUSIONE!
Alla ricerca d’un equilibrio
Il 27 gennaio d’ogni anno ricorre la «
giornata della memoria». Ciò è, per molti versi, un conquista di civiltà, in un tempo nel quale si fanno ricorrenti e insistenti le voci «negazioniste», che cercano di negare la realtà storica dell’olocausto, con le sue circa sei milioni di vittime ebree, sacrificate sull’altare del pregiudizio e dell’orgoglio razziale.
Ogni volta che ricorre questo giorno i media si mobilitano per raccontare nei modi più disparati ciò che accadde in quei terribili anni, nei campi di concentramento nazisti. È altresì un’occasione per
parlare d’Israele, il quale non ha certo bisogno di tale ricorrenza per balzare continuamente agli onori della cronaca. Anche noi vogliamo approfittarne per parlare d’Israele, non da una prospettiva storica o rievocativa del dramma della shoa, ma da una prospettiva sia biblica che profetica, per cercare di capire quale sia il posto attuale d’Israele nel piano di Dio.
Personalmente non avevo nessuno stimolo ad approfondire quest’argomento, non perché avessi qualche riserva in merito. Mi è capitato però d’osservare e ascoltare la posizione diametralmente opposta di fratelli, che per altro verso condividono la stessa identità teologica e questo mi ha molto incuriosito e stimolato ad approfondire la questione. Mi è capitato di vedere anche dei fratelli dividersi su questo tema e ciò mi ha dato, nell’approfondimento di tale questione, anche un senso di necessità e d’urgenza.
Ho cercato di documentarmi il più possibile, leggendo quasi tutta la letteratura indicata nella bibliografia, in fondo al presente scritto, oltre ad altri articoli presenti su vari siti internet. Ho anche ascoltato diverse esposizioni audio intorno alla materia. Ed è proprio nel mezzo di questa indagine che, a un certo punto, ho esclamato fra me e me, una frase che ho scelto quale titolo del presente contributo: «
Israele? Che confusione!».
Di seguito vorrei esporre la mia indagine, cercando anzitutto di dar conto della confusione in atto tra i cristiani su tale tema. Poi cercherò d’indicare le matrici teologiche, a cui si può ricondurre il tutto, e da qui traccerò la via scritturale, che può dare equilibrio e serenità alle contrapposte fazioni. Forse, per alcuni, le mie conclusioni suoneranno come esse stesse motivo su cui dividersi, ma è cosa che metto in conto, perché, studiando la materia, mi sono convinto che «Israele», è un tema che divide e continuerà a dividere, malgrado gli sforzi tesi a ricomporre la questione. Se non altro chiedo la pazienza di leggermi sino in fondo e rispondere nel merito delle cose che dico. [
Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Israel_confus_equilib_Sh.htm]
Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste
nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli
ultimi scritti già messi in rete:
■ Giudei già salvati in quanto tali?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giudei_gia_salvati_Sh.htm
■ Come sono diventata evangelica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Diventata_evangelica_EdF.htm
■ Il logo della mano con le dita a forbice: http://puntoacroce.altervista.org/Faq/1-Man_forbice_Esc.htm
■ L’eredità della Riforma tradita dalla deriva carismaticista: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Riforma-tradita_deriva-carismat_MT_AT.htm