…un medesimo Spirito…un medesimo Signore… un medesimo Dio.
di Roberto Bracco
I Corinzi 12: 4 -6
Un’altra verità fondamentale della dottrina cristiana, che deve essere accettata con fede e difesa con forza è quella della personalità di Dio-trino. Il cristianesimo non afferma l’esistenza di tre dii, ma di un Dio, unico nella sostanza e trino nelle persone.
Il credente non deve accettare questa verità a livello di alta teologia speculativa, ma semplicemente sul piano della fede. Deve “credere”che il Padre è Dio, che il Figlio è Dio, che io Spirito Santo è Dio, ma che queste tre persone non formano tre dii, ma un Dio solo, eterno, infinito, onnipotente.
Osserviamo in che modo spigliato, semplice, eppure rigorosamente ortodosso Paolo enuncia questo articolo di fede agli anziani di Efeso che cerca di sensibilizzare per l’opera dei ministerio. L’apostolo ricorda a questi servitori di Dio che il gregge è la chiesa stessa di Dio, nei mezzo della quale, essi, sono stati costituiti vescovi, cioè sorveglianti, dallo Spirito Santo, per provvedere pastura a questa chiesa di Dio che Egli si è acquistata dal mondo a prezzo dei proprio sangue.
Nelle parole di Paolo la Trinità è affermata tanto nella pluralità delle persone quanto nell’unicità dell’essenza : Dio ha costituito i ministri della Sua chiesa, “Dio Spirito Santo” per provvedere pastura a questa chiesa di Dio che Egli si è acquistata dal mondo a prezzo dei proprio sangue.
Dio rivendica la proprietà del Suo gregge, “Dio Padre”; Dio ha pagato il prezzo per l’acquisto della chiesa, “Dio Figlio”. È facile osservare che l’apostolo si esprime nella consapevolezza di parlare ad un gruppo di credenti che credono esattamente alle cose alle quali egli stesso crede e per i quali, quindi non sono necessarie dissertazioni teologiche, ma soltanto affermazioni di fede.
Qualcuno potrebbe anche giudicare secondario questo punto dottrinale, o meglio potrebbe considerano fra quelli che possono essere lasciati liberamente alle discussioni e alle valutazioni discrezionali dei singoli credenti, ma basta considerare le molteplici implicazioni di questa verità per respingere tutte le posizioni irresponsabili che potrebbero essere prese di fronte ad esso. Da una parte potrebbero essere mossi attentati alla personalità e alla divinità del Figlio e dello Spirito, dall’altra al monoteismo cristiano, ed ecco perché Paolo, benché con linguaggio estremamente semplice afferma che di un solo Dio è la chiesa, un solo Dio l’acquistata, un solo Dio ha costituito i vescovi; questo solo Dio però è il Padre, Signore della chiesa, che l’ha riscattata dal mondo con il sangue versato dal Figlio e che la guida e la edifica mediante l’opera dello Spirito.
Un solo Dio nell’essenza, trino nelle persone: mistero di fede che supera la ragione, ma che trova esemplificazioni che almeno aiutano a dare forme razionali alle espressioni di fede del credente e della chiesa. Come il triangolo e i suoi angoli, come l’uomo e le componenti della sua personalità : anima, spirito, corpo; così la Trinità può a livello della ragione, essere compresa ed espressa entro i limiti, purtroppo molto ristretti, della nostra mente finita.
Dobbiamo comunque tener sempre presente che la “fede” non c’impone di comprendere e spiegare ogni mistero divinocon la speculazione intellettuale, anzi di accettare in umiltà ogni rivelazione celeste, di confessare con forza ogni esperienza spirituale, di difendere con decisione ogni verità ricevuta da Dio. Quindi anche questa verità fondamentale, rivelata dallo Spirito e sperimentata in concreto nella vita cristiana che è autentico incontro col Padre, col Figlio e con lo Spirito, deve essere conservata inalterata e difesa con fermezza da ogni credente e da tutta la chiesa.
Riepilogo: Non voglio comprendere e spiegare, voglio credere ed accettare.