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 I Due Testimoni

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Mimmo
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MessaggioTitolo: I Due Testimoni   I Due Testimoni Icon_minitimeGio Gen 26 2023, 06:12

SVILUPPI DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE



Abbiamo in precedenza detto che la Grande Tribolazione durerà sette anni letterali. Essi saranno caratterizzati da tre anni e mezzo di pace apparente e da tre anni e mezzo di grande sofferenza. Analizziamo questi due periodi:

Periodo di pace

L'anticristo farà un patto con Israele della durata di sette anni: "L'invasore stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore" (Daniele 9:27).
Durante questo periodo l'anticristo aiuterà gli Ebrei a realizzare un sogno che dura da circa duemila anni, ovvero la costruzione del tempio in Gerusalemme distrutto da Tito nell'anno 70 dopo Cristo. Ciò darà gioia e sicurezza agli Ebrei. Essi ristabiliranno il sacerdozio, le feste Levitiche, i sacrifici e il sabato. Le dodici tribù d'Israele saranno nuovamente costituite. Così la vita nazionale e religiosa sembrerà al sicuro.

Periodo di tribolazione

Tre anni e mezzo dopo la conclusione del patto, improvvisamente l'anticristo entrerà nel tempio e quivi si stabilirà chiedendo l'adorazione universale: "L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato" (Apocalisse 13:Cool. L'anticristo, dopo essersi seduto nel tempio, affermerà di essere Dio: "L'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio" (2Tessalonicesi 2:4).
Gesù chiama quest'avvenimento: "L'abominazione della desolazione posta in luogo santo" facendo un esplicito riferimento al profeta Daniele:
Matteo 24:15: "Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!).
Daniele 11:31: "Per suo ordine, delle truppe si presenteranno e profaneranno il santuario, la fortezza, sopprimeranno il sacrificio quotidiano e vi collocheranno l'abominazione della desolazione".
Così inizierà l'abominazione per la durata di tre anni e mezzo: "Dal momento in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà rizzata l'abominazione della desolazione, passeranno milleduecentonovanta giorni" (Daniele 12:11).
Dopo di ciò il patto sarà rotto e cesseranno le offerte ed i sacrifici che erano fatti a Dio: "L'invasore stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore" (Daniele 9:27).
Questi rapidi ed improvvisi avvenimenti segneranno l'inizio del periodo più triste della storia non solo d'Israele, ma dell'intera umanità. Cosa succederà allora dal momento in cui il patto sarà rotto? Israele si convertirà a Cristo Gesù.

La conversione d'Israele

Gli occhi del popolo d'Israele si apriranno. I loro cuori riceveranno finalmente Cristo Gesù come il Messia atteso e promesso. Riguarderanno a Lui: "Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito" (Zaccaria 12:10).
Allora si umilieranno, si pentiranno e confesseranno i loro peccati. Il loro desiderio di cercare il Signore sarà ardente. La Scrittura c'informa che cercheranno il Signore con lacrime, segno evidente della loro conversione: "In quei giorni, in quel tempo", dice il Signore, "i figli d'Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il Signore, il loro Dio. Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa e diranno: "Venite, unitevi al Signore con un patto eterno, che non si dimentichi più!" (Geremia 50:4,5).
Dio si servirà di questo periodo di angoscia per trarre dal Suo popolo quel resto chiamato anche residuo (Romani 11:1-36).
Questo é dunque un periodo di umiliazione, ma anche di purificazione per Israele: "In tutto il paese avverrà", dice il Signore, "che i due terzi saranno sterminati, periranno, ma l'altro terzo sarà lasciato. Metterò quel terzo nel fuoco, lo raffinerò come si raffina l'argento, lo proverò come si prova l'oro; essi invocheranno il mio nome e io li esaudirò; io dirò: "É il mio popolo!" ed esso dirà: "Il Signore è il mio Dio!"" (Zaccaria 13:8,9).
In questo momento particolare sarà proclamato l'Evangelo del Regno che è la buona novella dell'adempimento del patto di Dio con Davide: "La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre" (2Samuele 7:16).
La conversione degli Ebrei sarà possibile anche grazie al ministerio di due personaggi che la Bibbia chiama: "I due testimoni".

I DUE TESTIMONI



Il libro dell'Apocalisse parla di due testimoni che eserciteranno il loro ministerio durante la Grande Tribolazione: "Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera. Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno" (Apocalisse 11:3-6).
Chi sono i due testimoni? Innanzitutto, come ci insegna la Scrittura, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, una testimonianza è valida se sono in due a farlo: "Un solo testimone non sarà sufficiente per condannare un uomo, qualunque sia il delitto o il peccato che questi ha commesso; il fatto sarà stabilito sulla deposizione di due o tre testimoni" (Deuteronomio 19:15).
Cerchiamo di identificare questi due uomini. Alcuni dicono che uno di essi sarà Elia. Questo perché il versetto appena letto dice che questi due testimoni avranno il potere di non far piovere, esattamente come fece Elia al tempo del re Acab. Inoltre, il profeta Malachia in una profezia che ha un doppio significato, annuncia che Gesù avrà un precursore sia alla prima che alla seconda venuta:
Malachia 3:1,2: "Ecco, io vi mando il mio messaggero, che spianerà la via davanti a me e subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco egli viene", dice il Signore degli eserciti. Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli infatti è come il fuoco del fonditore, come la potassa dei lavatori di panni".
Malachia 4:5,6: "Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del Signore, giorno grande e terribile. Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io non debba venire a colpire il paese di sterminio".
Molti sono convinti che uno dei due testimoni sia Elia, anche perché egli non ha conosciuto la morte. Riguardo al secondo testimone, alcuni pensano che potrebbe essere Mosè a motivo della potenza che ha esercitato alla guida del popolo d'Israele, la stessa potenza che eserciteranno i due testimoni: "Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno" (Apocalisse 11:6).
La conferma sembra venire dal fatto che con Elia sul monte della trasfigurazione apparve proprio Mosè: "Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui" (Matteo 17:1-3).
Ma Mosè é passato attraverso la morte, quindi è più logico pensare che sarà Enoc il secondo testimone, il solo altro uomo che non sia passato attraverso la morte fisica:
Genesi 5:24: "Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese."
Ebrei 11:5: "Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio".
Per ciò che ci riguarda, non possiamo accettare queste teorie, né identificare alcuno dei personaggi sopra indicati per i seguenti motivi:
1. Elia ed Enoc, anche se non sono passati attraverso la morte fisica sono nella gloria, essendo stati separati dal mondo fisico attraverso una specie di "morte". Inoltre la Parola di Dio afferma che "non tutti morremo, ma tutti saremo mutati" (1Corinzi 15:51). Chi sarà trovato vivente al ritorno di Cristo sarà nella stessa posizione di Enoc e di Elia, che non gustarono la morte come gli altri uomini.
2. Non esiste la reincarnazione, sostenuta dalle religioni orientali (Ebrei 9:27).
3. Nel testo, inoltre, si sarebbe più propensi a pensare a Mosè che ad Enoc, perché Mosè mutò l'acqua in sangue.
4. È impossibile che dei santi vittoriosi già nel cielo con Cristo e con la Chiesa, si possano separare da quella gloria per tornare a soffrire per altri tre anni e mezzo.
L'interpretazione corretta vede nei due testimoni degli uomini ripieni di Spirito Santo e di potenza, come lo furono Elia e Mosè, chiamati a proclamare la verità di Dio in mezzo all'apostasia generale.

Le caratteristiche dei due testimoni

A) SONO PROFETI: "Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni" (Apocalisse 11:3).
Sono incaricati di annunciare la verità di Dio, mostrando al popolo i loro traviamenti e chiamandolo a ravvedersi.
B) SONO TESTIMONI. Il verso sopra citato lo dimostra.
C) SONO UNTI: "Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra" (Apocalisse 11:4).
D) SONO POTENTI: "Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno" (Apocalisse 11:6).
Come abbiamo detto, la loro parola è confermata da segni che ricordano quelli di Mosè ed Elia.
E) SONO FEDELI: "E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà" (Apocalisse 11:7).

Quale sarà la loro attività?

La durata del loro ministerio sarà di tre anni e mezzo: "Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra" (Apocalisse 11:3,4).
La conversione d'Israele avverrà per l'opera che svolgeranno questi due testimoni mandati da Dio e che saranno chiamati "Olivi" (unzione) e "Candelabri" (luce). Costoro, infatti, denunceranno l'Anticristo e la situazione in cui si trova l'umanità intera ingannata dalla triade diabolica. Soprattutto proclameranno, con forza e potenza (Apocalisse 11:5,6) la Parola di Dio, l'Evangelo del regno.
La loro attività avrà una ripercussione mondiale. Questo ci conferma ancora una volta che Dio avverte l'umanità circa i Suoi programmi di bene o di male su coloro che rifiuteranno l'Evangelo. Questi due testimoni, prepareranno il ritorno di Cristo.

Il luogo della loro testimonianza

Sarà molto probabilmente Gerusalemme, anche perché il tempio sarà ricostruito: "Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera. Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno. E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso" (Apocalisse 11:3-Cool.

La fine del loro ministerio

Rivestiti di una potenza divina straordinaria, si opporranno al potere satanico. Così in quel periodo di persecuzione ed apostasia, che supera ogni immaginazione, il Signore susciterà una testimonianza completa e potente, ma di durata limitata. Attraverso il loro ministerio, molti Giudei si convertiranno. Il loro ministerio avrà ripercussioni mondiali. La potenza di Dio li proteggerà fino al giorno in cui terminerà la loro testimonianza e sarà compiuta la loro missione. Saranno allora uccisi a Gerusalemme ed i loro corpi esposti al mondo per tre giorni e mezzo: "E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso. Gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri. Gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra" (Apocalisse 11:7-10).
La loro morte rallegrerà i malvagi di tutti i paesi posseduti da un odio diabolico. La gioia dei malvagi esploderà nel momento in cui penseranno di aver finalmente trionfato su coloro che li tormentavano. Essi guardano con compiacimento i loro cadaveri per tre giorni e mezzo (oggi questo é possibile grazie alla televisione). L'odio che la gente proverà nei confronti di questi due uomini è testimoniato dall'oltraggio di non seppellire i loro cadaveri. Tuttavia è breve il tempo della loro apparente sconfitta. Dopo tre giorni e mezzo il Signore li resusciterà ed essi apparterranno alla Chiesa entrandone di diritto a farne parte come la "spigolatura". A differenza di Gesù Cristo che fu visto risorto solo dai suoi discepoli, questi lo saranno anche dai loro nemici, che proveranno terrore, accresciuto da un nuovo giudizio di Dio: la distruzione della decima parte della città e di 7.000 uomini che rimarranno uccisi nel terremoto. Dio avrà dunque l'ultima parola perché manifesterà ancora una volta la Sua potenza verso i Suoi servitori: "Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro. Ed essi udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: "Salite quassù". Essi salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro. In quell'ora ci fu un gran terremoto e la decima parte della città crollò e settemila persone furono uccise nel terremoto; e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio del cielo" (Apocalisse 11:11-13)
Anche costoro, dunque, si aggiungeranno ai martiri provenienti dalla Grande Tribolazione che, sotto l'altare, chiedono al Signore quanto dovranno ancora attendere prima che il numero di uccisi si completi (Apocalisse 6:9-11).

LA PERSECUZIONE D'ISRAELE



Con la conversione degli Ebrei a Cristo Gesù, comincerà la persecuzione. Coloro che si saranno convertiti a Gesù e sottratti all'autorità dell'anticristo, saranno uccisi: "E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro" (Apocalisse 6:11)
Israele conoscerà così il vero volto dell'anticristo. La sua ferocia sarà completamente rivelata in questo tempo di distretta: "Così parla il Signore: "Noi udiamo un grido di terrore, di spavento e non di pace. Informatevi e guardate se un maschio partorisce! Perché dunque io vedo tutti gli uomini con le mani sui fianchi come donna che partorisce? Perché tutte le facce sono impallidite? Ahimé, perché quel giorno è grande; non ce ne fu mai altro di simile; è un tempo di angoscia per Giacobbe; ma tuttavia egli ne sarà salvato. In quel giorno", dice il Signore degli eserciti, "io spezzerò il suo giogo dal tuo collo e romperò le tue catene; gli stranieri non ti faranno più loro schiavo" (Geremia 30:5-Cool.
L'anticristo dichiarerà guerra totale ad Israele. Il suo diverrà allora un regno di terrore, paura e di morte
Daniele 12:1: "In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro".
Isaia 63:2-4: "Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino? "Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino e nessun uomo di fra i popoli è stato con me; io li ho calcati nella mia ira, li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, ho macchiato tutti i miei abiti. Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore e il mio anno di redenzione sono giunti".
Matteo 24:15-22: "Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; chi sarà sulla terrazza non scenda per prendere quello che è in casa sua e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste. Guai alle donne che saranno incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno né di sabato; perché allora vi sarà una Grande Tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati".
Pensando a questi eventi terribili, il Signore invita il Suo popolo a fuggire sui monti. Questo mostra con quanta spaventosa imprevedibilità, il furore dell'anticristo si abbatterà su Israele. Infatti, chi sarà sopra la terrazza ed avrà appreso la notizia, dovrà fuggire e non avrà la possibilità di prendere ciò che é in casa sua. Chi lavorerà i campi non potrà cambiarsi d'abito. Non ci sarà più un minuto da perdere tanto il pericolo sarà imminente. Un solo pensiero occuperà la mente del Giudeo: fuggire. Quelli che non saranno riusciti a fuggire ed avranno rifiutato di adorare la bestia saranno uccisi: "Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione" (Apocalisse 13:7).
Inoltre, tutti coloro che rifiuteranno di ricevere il marchio della bestia sulla mano destra (persone impegnate in attività manuali) o sulla fronte (persone impegnate in attività intellettuali) saranno nella impossibilità di vendere o di comprare: "Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome" (Apocalisse 13:16,17).
Nella sua opposizione contro gli Ebrei, bestemmierà contro Dio: "E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo" (Apocalisse 13:5,6).
Potranno salvarsi soltanto coloro che accetteranno di prostrarsi davanti all'immagine della bestia e riceverne il marchio. Questi sono gli avvenimenti che segneranno l'inizio della Grande Tribolazione che torniamo a ripeterlo sarà in senso letterale di sette anni. Perché Dio è così preciso? Perché Egli vuole farci comprendere che rimane il padrone indiscusso d'ogni avvenimento. Sarà inoltre di grande conforto per i fedeli chiamati a passare questo difficile periodo conoscere in anticipo la durata e possedere così la certezza che le potenze del male non trionferanno sulla terra. Possiamo infine vedere in questa durata relativamente breve, una manifestazione della bontà di Dio:
Isaia 61:1,2: "Lo spirito del Signore, di Dio è su di me, perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti":
Matteo 24:22: "Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati". La Grande Tribolazione interesserà non solo il popolo d'Israele, ma il mondo intero. Infatti, poiché il peccato e la ribellione devono essere rimossi dalla terra, per stabilire il millennio sono necessari i grandi giudizi della tribolazione.
Sono i giorni dell'ira di Dio: "Infatti il Signore degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo" (Isaia 2:12). Dio, dunque, ha stabilito un giorno per la Sua ira. Gli empi termineranno così la loro corsa, con una spaventosa resa dei conti.
Il profeta Isaia illustra molto bene il contrasto fra la lunga pazienza di Dio e la brusca esplosione della Sua collera: "Lo spirito del Signore, di Dio è su di me, perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti" (Isaia 61:1,2).
Quando Gesù lesse queste parole nella sinagoga di Nazareth, riferendole a se stesso, si fermò nel mezzo della frase: "Gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi e a proclamare l'anno accettevole del Signore". Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Egli prese a dir loro: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite" (Luca 4:17-21).
La Sua prima venuta ha effettivamente aperto l' "anno della grazia" che perdura da quasi duemila anni. Il Suo glorioso ritorno sarà immediatamente preceduto dal giorno della vendetta del nostro Dio. La caratteristica di questi giudizi é data dalla loro veemenza e gravità con la quale Dio li riverserà sulla terra.
Ma chi sarà rapito in cielo, non vedrà l'ira a venire: "Per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall'ira imminente" (1Timoteo 1:10).

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