LA STORIA DI PENINAHMi chiamo Peninah Esianoi Pashile e desidero
condividere la mia storia con voi nella speranza
che possa diventare fonte di ispirazione e incoraggiamento
per tutti quelli che dedicano il loro
tempo e le loro risorse per sottrarre i bambini dalla
povertà, nel nome di Gesù.
I vostri gesti di compassione contribuiscono veramente
a cambiare il mondo giorno dopo giorno.
Sono nata nel 1982 a Empuyiankat, un piccolo
villaggio sperduto nella Rift Valley in Kenya.
Nel mio paese si pratica la poligamia; mio padre ha sposato tre donne, nessuna di loro con un’educazione
scolastica, da cui ha avuto 24 figli.
Essendo io una ragazza, in una comunità Masai fortemente patriarcale le possibilità di poter andare a scuola
erano assai ridotte. Inoltre, il 99% delle ragazze Masai sono obbligate a sottoporsi all’infibulazione
(mutilazione genitale femminile) e a sposarsi all’età di 13 anni con uomini molto più vecchi di loro.
L’iscrizione ad un centro di Compassion e di conseguenza alla scuola elementare è stato ciò che ha cambiato
radicalmente la mia vita. L’unica ragione per la quale ero stata scelta io, invece dei miei fratelli o delle mie
sorelle, fu il fatto che al momento dell’iscrizione io ero l’unica che avesse l’età giusta per potersi iscrivere.
Compassion mi ha permesso di conoscere Gesù e di frequentare la scuola domenicale; e anche questa è
stata un’impresa assai ardua, dal momento che i Masai sono conosciuti in tutto il mondo per il loro forte
attaccamento ai valori tradizionali e l’accanita resistenza alla modernità e ai modelli di vita occidentali.
Mi chiedo spesso cosa ne sarebbe stato di me se quel lontano giorno non fossi stata iscritta nel centro di
Compassion e non avessi conosciuto l’amore di Gesù. Ma le risposte sono ben visibili ancora oggi se guardo
i miei vecchi compagni di villaggio che non hanno avuto questa opportunità.
Oltre a tutti i servizi offertimi da Compassion, la corrispondenza con i miei sostenitori ha sempre costituito
la maggior fonte di ispirazione e di incoraggiamento per me: assieme al loro affetto mi ha dato la spinta per
eccellere a scuola e la motivazione per avere una vita realizzata.
Ma quando compii 13 anni, subito dopo aver finito la scuola primaria, ho rischiato di perdere la possibilità di
poter continuare gli studi, perché la tradizione Masai prevede che le ragazze a questa età debbano essere
circoncise per poi sposarsi con uomini di età molto più grande di loro.
Molte delle mie sorelle hanno dovuto subire questa terribile esperienza e io non ero certo un’eccezione.
Avevo concluso con ottimi risultati le elementari e avevo un forte desiderio di continuare la scuola, così
parlai con mia madre e con l’assistente sociale di Compassion dicendo loro che non avevo nessuna intenzione
di sposarmi ma volevo continuare gli studi. L’assistente di Compassion mi venne in aiuto con il sostegno
di un gruppo di donne che combattono contro la mutilazione genitale femminile e il precoce matrimonio
praticati nella nostra cultura. Chiese e ottenne il premesso da mio padre di potermi iscrivere nel Moi Girls
Isinya, un collegio che dà rifugio a molte ragazze Masai.
Ancora una volta Compassion ha finanziato la mia educazione scolastica spalancandomi le porte al futuro.
Per farla breve, nel 2001 riuscii ad iscrivermi all’università nella facoltà di scienze sociali. Il mio sogno è
quello di poter intercedere e dare voce alle richieste di aiuto delle ragazze e delle donne Masai della mia
comunità.
Tutte le ragazze e i ragazzi che hanno potuto riscattarsi dalla condizione di povertà ed ignoranza grazie
all’aiuto di Compassion pregano il Signore di benedire i cuori di quelle persone che operano in questo ministero.
Anche se tutti noi abbiamo aspettative forse troppo alte in quanto al numero di bambini che vorremmo
salvare dalla povertà, la mia vita e quella di moltissimi altri ragazzi sono e continuano ad essere cambiate
grazie al vostro sostegno.
COMPASSION ITALIA onlus Via Corio 15, 10143 Torino
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