ANTONELLA - Vittoria nella sofferenzaTestimonianza inviataci dal fratello Bonello Filippo
Io e le mie sorelle siamo cresciute nel terrore e nella sofferenzanon mancavano le difficoltà economiche legate soprattutto alla cattiva gestione dei soldi da parte di mio padre.
Quasi ogni giornata terminava con lui che urlava rompendo tutto ciò che aveva tra le manie la mia mamma che piangeva chiusa in bagno.
Un giornoperòè arrivato il messaggio del Vangelo in casa nostra ed è iniziato a splendere il sole anche per noi! Si sono convertiti entrambi i miei genitori al Signore. Vedere mio padre piegarsi davanti al Signore mi sconvolgeva: ho cominciato pian piano anche io ad avvicinarmi al Signore fino a cheall’età di 16 anniL’ho accettato nel mio cuore come il mio personale Salvatore!
E’ stata l’esperienza più bella della mia vitao megliol’esperienza che ha dato senso alla mia vita! Tutto era bellissimo: il Signore mi parlava con la Sua Parolami benedicevaprovvedendomi tutto ciò che desideravo! Ho conosciuto la pace profonda del cuore e il vero Amore.
Soprattutto apprezzavo la serenità che pian piano si stava trasferendo a casa nostra! Purtroppo questa serenità fu solo un ospite temporaneo in quantodopo qualche annomio padre cominciò ad allontanarsi dal Signore diventando peggio di prima (una sera ricominciò a picchiare mia madre).
Nei problemi familiari
Cominciai a chiedere al Signore: “perchéperché di nuovo?” Sorse nel mio cuore una profonda ribellionemi arrabbiai con Lui che aveva permesso tutto questo. Giunsi alla conclusione che mi ero solo illusa che Dio potesse veramente amarmi ed aiutarmiper cui decisimolto drasticamenteche non sarei più andata nella chiesa evangelica e non mi sarei più rivolta a Dio perché convinta che Lui non mi ascoltassevisto che non aveva protetto mia madre come io Gli chiedevo sempre.
Allora desiderai di conoscere il mondovolevo vedere come si divertivano i miei coetanei… pensavo che stessero meglio di me vivendo con il loro stile di vita ma mi accorsi molto presto che era difficile trovare la gioia: più mi affannavo a cercarla più non mi piaceva quello che trovavoanziin compenso ho trovato l’angosciala tristezzala solitudinel’incomprensione…
Mi ero trasferita in un paese vicino all’università per frequentare le lezioni e vivevo da sola ma non capivo perchépur essendo libera di fare tutto quello che volevomi sentivo prigionierac’era un peso sul mio cuore che mi schiacciava e non mi permetteva di godere quella tanto desiderata e combattuta libertà. Che mesi tristi e dolorosi ho vissuto lontana dal Signore!
Tutto questo durò circa un annopoi un giorno in cui stavo particolarmente malemi arrivò una provvidenziale telefonata: il mio ex pastore e sua moglie che si trovavano vicino casa mia per una “strana coincidenza” e volevano venirmi a fare visita.
Di nuovo con il Signore
Naturalmente lui non sapeva nulla della mia scelta di abbandonare il Signorema il Signore sapeva che era l’unica persona di cui ancora riconoscevo l’affidabilità. Vennerocosìa casa miaparlammo un po’ e poi pregammo.
Quella preghiera scaldò il mio cuoremi ricordai delle benedizioni passatedelle grandi cose che Dio aveva fatte nella mia vita e soprattutto di come stavo bene ai Suoi piedi!
Guardai con occhi diversi la situazione in cui mi trovavo ed ebbi pietà di me stessarealizzai quanto ero povera e misera e quantoinveceera grande l’amore di Diomi commosse vedere che Dio mi aveva cercatami sentii tanto amata.
Chiesi perdono e mi umiliai davanti al Signore e all’improvviso era tutto meravigliosotutto sopportabile! Decisi che Lo avrei servito con tutto il cuore e avrei sempre accettato la Sua volontà nella mia vitaperché avevo visto che il Suo amore nei miei confronti era smisuratonon ci riuscivo a credere: mentre io ero arrabbiata con Lui e offendevo il Suo NomeLui si prendeva cura di me venendomi a cercare nella fossa in cui ero caduta e tirandomi fuori!
Potevodunquefidarmi di Gesù: tutto quello che aveva in serbo per me era certamente buono! Finalmente avevo trovato la gioiaquella vera! Mi sono resa conto che Gesù era tutto ciò di cui io avevo bisognonon mi serviva altro! Ah! se lo avessi capito primaquanta sofferenza mi sarei risparmiata! Tornò la pace nel mio cuore ed anche se la situazione familiare era sempre la stessaora avevo invitato Gesù sulla barca con me! Questo faceva la differenza: con Lui “al timone” non avevo nulla da temere! “Benedetto il giorno e l’ora che il Signore mi salvò”!
Nei problemi di salute
Oggi mi trovo nella sofferenza ma la Presenza del Signore soddisfa totalmente tutti i bisogni del mio cuore dandomi la gioia e la forza di affrontare il dolore. Qualche mese fa ero in sala operatoria con un’equipe di medici impegnata a risolvere un problema apparentemente senza soluzionenessun accertamento rivelava cosa non funzionasse nella mia pancia. L’unica cosa evidente era cheda circa due anniio non riuscivo a bere l’acqua. L'ultima frase del chirurgo era stata: "apriamo e vediamo che sta succedendo". Circa dieci anni fa mi sono ammalata di una malattia ancora oggi senza nomela cui sintomatologia è molto strana e potrebbe essere tipica di almeno dieci patologie.
Dopo varie ricerche e tentativinel febbraio 2006 feci il primo intervento chirurgico.
"Intervento importante"dicevano i mediciio piuttosto direi "intervento devastante". Tante ore di sala operatoria e una lunga ferita sulla pancia... tantotanto dolore!! Non appena mi ero ripresa un po'dopo un anno esattostetti di nuovo male. Avevo dei dolori allucinanti a causa di una colica delle vie biliari: di lì a poco ci fu bisogno di un secondo intervento chirurgico. Fu necessario riaprire e soffrire di nuovo tutto da capo.
Ancora non mi ero ripresa quando comparvero altri disturbidopo circa due mesistavolta mangiavo e non trattenevo nulla. Tornai in ospedale e mi dissero che si era fatta una “torsione” nell’intestino e che avrebbero dovuto “riaprirmi”.
Avevo già accettato l’idea e fatto gli accertamenti necessari per l’intervento ma il Signore mi aiutò e il chirurgo pensò e mi comunicò che voleva provare per via endoscopica e andò benel’intestino si sistemò e non dovetti essere operata! Questa volta veramente ero certa di aver risolto tutti i miei problemi e di poter ritornare alla vita normale ma mi sbagliavo!
Una sera durante il culto domenicale mi vennero dei dolori terribili al lato destroera una colica renale: i reni erano pieni di calcoli e sabbiami dissero che avrei dovuto bere di più e subito mi misi “all’opera” solo che scoprii che non riuscivo assolutamente a bere più di un bicchiere d’acqua al giornoperché la rigettavo o mi veniva la nausea per delle ore . Provammo a fare tutti gli accertamenti ma non si capiva per quale motivo il cibo passasse e i liquidi no. E siamo arrivati all’ultimo intervento per cercare di capire “dal vivo” che cosa era capitato ed hanno scoperto che un tubicinoper un motivo a noi sconosciutopassava sotto lo stomaco per cui l’hanno ricostruito e fatto passare da sopra. E attualmente riesco a bere! Non so se è solo un’altra fase di questo meraviglioso piano di Dio per la mia vita ma una cosa so: Gesù è sulla barca con meed io non ho nulla da temere!
La vittoria della fede
In tutti questi anni il Signore non mi ha lasciata nemmeno per un attimosi è preso teneramente cura di meed iodi fronte a tanto amoremi sono arresa nelle Sue Mani ed ho accettato totalmente la Sua Volontà: ho trovato il rifugio più confortevole e comodo che potessi mai desiderare. Il Signore ha messo nel mio cuore il canto!
Nonostante tuttola gioia non mi ha mai lasciatanon ho mai avuto la possibilità di scoraggiarmitanto è stato premuroso verso di me. È veroho dovuto soffriresopportarepazientare …ma nulla mi ha separato dall’amore di Cristo! Ho sempre avuto tutto ciò di cui avevo bisogno ed al momento migliore possibile. La Presenza di Dio ha trasformato questa lunga e dura prova in una grande e meravigliosa benedizione per la mia vita: ho imparato tante coseho visto come il Signore opera in favore dei Suoi figli e come se ne usamalgrado loro stessi! Infatti le occasioni di testimonianza si sono moltiplicate in tutte le situazioni.
Mi sento così tanto al sicuro all’ombra delle Sue ali che posso dire con l’apostolo “io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica” ed ora anche per me “vivere è Cristo ed il morire un guadagno!”
Antonella Mirarchi