Non era un portafoglio
Aveva rubato un Nuovo Testamento pensando che fosse un portafoglio, e leggendolo si convertì a Cristo
Alla fine di una riunione di evangelizzazione, molti astanti fecero il racconto della loro conversione. Uno di loro, tirando fuori dalla tasca un Nuovo Testamento, raccontò questa storia veramente inusuale:
‘Ero un borsaiolo, famoso per la mia destrezza nel triste ambiente che frequentavo. Un giorno adocchiai la tasca posteriore dei pantaloni di un signore che camminava davanti a me sul marciapiede; era gonfia in modo anomalo. Fiutai un buon affare: un grosso portafoglio, pensavo! In un attimo questo si trovò nella mia tasca. Giunto a casa, con mia grande delusione scoprii che il presunto portafoglio era un libro. Per il dispetto, lo gettai in un angolo dell’alloggio. Ma qualche giorno dopo, mentre mettevo un po’ d’ordine, mi cadde sotto gli occhi; per curiosità, lo presi e cominciai a leggere. Il mio interesse aumentava di giorno in giorno e presto scoprii mediante quel libro il Salvatore Gesù Cristo’.
Quella sera stessa, fra gli uditori c’era anche un venditore ambulante di Bibbie e Nuovi Testamenti che aveva svolto per parecchio tempo, in passato, la sua attività in quella regione. Chiese di vedere quel libro, lo esaminò da vicino e riconobbe il suo Nuovo Testamento personale che credeva di aver perso qualche anno prima.
Come sono stupefacenti gli interventi di Dio, e quale potenza è contenuta nella sua Parola!
La Bibbia galleggiante
La storia di una Bibbia trovata sulle acque del mare.
Un ufficiale giapponese vide, nel porto di Nagasaki, dalla coperta della sua nave, un libro galleggiare sul mare. Incuriosito lo fece pescare, ma purtroppo si accorse che non soltanto la lingua ma anche le lettere con cui il libro era stampato, gli erano completamente sconosciute. Cercò qua e là di ottenere qualche indicazione circa il contenuto del libro ma invano. Finalmente un commerciante cinese potè appagare un poco la sua curiosità. Conosceva qualche parola d’inglese e si accorse che si trattava del ‘libro di Gesù’; il libro della religione degli stranieri che era stato tradotto pure in cinese. L’ufficiale conosceva pochissimo il cinese ma pregò il commerciante di procurargliene un esemplare. Appena ebbe ricevuto il Nuovo Testamento in cinese, cominciò con molta energia a studiare quella lingua, leggendo il libro. Benché egli stesso non se ne rendesse conto, lo Spinto Santo operava già nel suo cuore. Finita la lettura del libro, era diventato un uomo felice e sapeva che il Signore Gesù lo aveva salvato. Per mantenere intatto il servizio religioso giapponese, era stato severamente vietato introdurre qualsiasi altra religione. Malgrado ciò, l’ufficiale non poteva fare a meno di parlare del suo Salvatore e cominciò a leggere la Parola ai suoi familiari e ad intimi amici. In questo modo, il fuoco dell’amore di Cristo si accese in diversi cuori. Negli anni che seguirono, vi fu in Giappone più libertà di culto e anche un missionario venne ad abitare a Nagasaki. L’ufficiale poteva ora parlare liberamente del suo ‘libro di Gesù’ e testimoniare la sua fede nel Salvatore. Fu uno dei primi in Giappone, a confessare apertamente che apparteneva a Cristo e anche la sua vita e il suo modo di agire ne erano una dimostrazione vivente. Tutto ciò accadde grazie a quella Bibbia galleggiante nel porto di Nagasaki. Sì, l’Evangelo ha la potenza di salvare tutti coloro che vi credono.
La Bibbia stracciata
Le pagine di una Bibbia stracciata portano alla salvezza un omicida.
Migliaia, anzi milioni d’uomini sono già stati benedetti per mezzo della Bibbia. Sovente anche una sola pagina oppure solo qualche riga sono state come quel granello di frumento che fruttò il centuplo. In una piccola cittadina tedesca, si procedeva un giorno a vendere all’asta un arredamento casalingo completo. Tra i tanti oggetti vi si trovava pure una grossa vecchia Bibbia. Nessuno però sembrava interessarsi di quel vecchio libro. Finalmente un bottegaio fece un prezzo e la ricevette per quattro soldi. II bottegaio infatti, di spirito molto pratico, pensava adoperare quei grandi fogli per fasciare i pacchetti ai clienti. Egli non si rendeva certamente conto quale valore immenso avevano le pagine di quel libro, anche se stracciate e sporche Dio ha detto: ‘La mia parola non torna a me a vuoto’ (Isaia 55,11). In quella stessa cittadina viveva un uomo tormentato dal pensiero di aver commesso un omicidio. Non trovava più pace nè giorno nè notte. La parola ‘assassino’ gli risuonava sovente nelle orecchie o se la vedeva scritta davanti agli occhi con caratteri infuocati. Un giorno mandò il figlio a comperargli qualcosa. Questi ritornò con un pacchetto fasciato in un foglio della vecchia Bibbia. Lo sguardo del padre si fermò sul passo di Ebrei 9 "e senza spargimento di sangue non c’è remissione" (versetto 22). Non afferrò subito il senso di questa frase. Certo cercava il perdono dei suoi peccati, la remissione, e desideroso di saperne di più, rimandò il figlio a comperare dal bottegaio. Nel frattempo quest’ultimo strappando sempre pagine, era giunto già alla prima epistola di Giovanni. Quando quell’uomo, tormentato dalla sua coscienza, ebbe letto anche questo foglio, il peso dei suoi peccati era sparito. Dai versetti 7 a 10 del primo capitolo di questa epistola aveva capito che esiste il perdono, la purificazione dei peccati: ‘Il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato’, e ancora: ‘Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità’. Queste parole furono luce per la sua anima oscura. Anch’egli comprese che il sangue che il Signore Gesù Cristo versò sulla croce ha il potere di purificare i peccati di tutti coloro che confessano a Dio le loro colpe. Una pace perfetta invase il suo cuore. Anche un foglio strappato dalla Bibbia, può condurre un’anima alla vera felicità.
La Bibbia buttata via
Una Bibbia buttata fuori da un treno porta alla salvezza un operaio delle ferrovie.
Buttala fuori dal finestrino! Soldati che viaggiano in treno scherzano volentieri e sovente fanno divertire, con i loro racconti spiritosi, tutta la carrozza. Nell’angolo di uno scompartimento vi è una recluta che legge la sua Bibbia tascabile. ‘Facciamo uno scherzo a quel giovane religioso buttiamogli la Bibbia dal finestrino’. Detto fatto, la Bibbia era già tra le pietre delle rotaie. La recluta non si adirò affatto Egli possedeva un divino maestro che aveva detto: ‘lo son mansueto e umile di cuore’ (Matteo 11, 29). Certo, era triste ma non disse nulla. Passati alcuni giorni, il nostro amico ricevette la sua Bibbia per posta. Una lettera molto interessante accompagnava l’invio. Un operaio della ferrovia, lavorando da quelle parti, aveva trovato la Bibbia per mezzo della quale Dio gli aveva parlato. Fino a quel momento, l’operaio aveva vissuto in grande paura a causa dei suoi peccati, ma leggendo la Parola di Dio, aveva trovato veramente il Salvatore. II soldato capì allora perchè aveva dovuto privarsi della sua Bibbia per qualche giorno. II Diavolo, d’altra parte, aveva subìto una nuova sconfitta.
La Bibbia venduta
Le conversioni prodotte da una Bibbia venduta ad un antiquario.
La signora Linner stava attraversando un periodo molto difficile. Dopo la morte del marito, si trovò ad essere nel bisogno. Aveva già dovuto vendere qualche mobile prezioso ad un antiquario ed anche dei suoi gioielli. Oggi gli ha pure portato la sua Bibbia rilegata, che aveva ricevuto dai genitori il giorno delle nozze. Nel passato aveva letto con piacere la Parola di Dio, e vi aveva attinto nuove forze, ma ora non la leggeva più.
Trovandosi adesso sola, dei pensieri cominciarono a turbarla. Certamente aveva fatto male a vendere quel libro prezioso. Essa era tormentata sempre più. Infine, dopo essersi assicurata che i bambini dormivano già profondamente, uscì di casa e corse dall’antiquario per tentare di riavere la sua Bibbia. Giunta davanti alla casa di Levi, l’antiquario, rimase molto perplessa e attristata da ciò che si presentò ai suoi occhi attraverso la finestra aperta. Infatti 4 uomini erano raggruppati attorno ad un tavolo e Levi leggeva ad alta voce in un libro che la signora Linner riconobbe subito essere la sua Bibbia. È evidente che costoro vogliono beffarsi a piacere delle favole del vecchio libro. Lo spasso però non fu di lunga durata. Poco a poco le beffe cessarono e si fece un gran silenzio quando Levi lesse un brano della passione. Giunto al combattimento nel giardino di Getsemane gli venne il nodo alla gola e fu commosso al punto che due lacrime gli bagnarono le guance. In silenzio, senza un saluto, gli amici si separano. E la signora Linner? Non poteva ammettere che qualcuno si beffasse della sua Bibbia, anche lei aveva le lacrime agli occhi e per di più un grande rimorso di coscienza. Adesso che aveva nuovamente udito leggere delle sofferenze atroci del suo Salvatore, ritornò a casa e messasi in ginocchio piangendo, confessò al suo Signore e Salvatore di averlo dimenticato. All’alba il suo cuore era ripieno di tranquillità e consolato. Essa sapeva che i suoi peccati erano perdonati e che poteva confidare appieno per ogni cosa nel suo Salvatore. Perciò volle ritornare da Levi per riprendere il suo libro. Quale non fu il suo stupore quando rivide I’antiquario allo stesso posto della sera prima e davanti a sè la Bibbia aperta. Non poteva più separarsi dal libro divino. Lesse ancora dell’Agnello di Dio, delle Sue sofferenze e anche come il Signore Gesù disse sulla croce: ‘Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno’. Nel capitolo 53 del profeta Isaia trovo pure: ‘Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità. Levi si attristò molto leggendo come Gesù fu ucciso malgrado la Sua innocenza, lui che fino a qualche ora prima, si era beffato di una tale Persona. Còlto da angoscia esclamò ad alta voce: ‘Oh Gesù di Nazaret, sei tu veramente il Messia, il Cristo promesso da Dio’. E’ proprio in questo momento che la signora Linner lo ritrovò. Stupita dunque da questa scena, si soffermò davanti alla porta aperta. Levi le disse: ‘Cara signora, nel suo libro ho trovato un tesoro che vale per me più di tutto il mondo". Anch’essa, a sua volta, gli narrò come nella notte precedente, era passata dalle tenebre alla luce. È inutile aggiungere che Levi restituì alla signora Linner la sua Bibbia e se ne comperò un’altra. Dopo poco tempo anche la moglie dell’antiquario trovò la salvezza per mezzo del sangue di Cristo e ambedue furono battezzati.
Questo fatto è stato raccontato dal missionario giudeo Giacomo Augusto Hausmeister, poco prima della sua morte, a Strasburgo.
La Bibbia profanata
Una Bibbia dalle pagine strappate porta alla salvezza un’anima
In Francia, un venditore ambulante di Bibbie offriva gratuitamente una Bibbia ad una famiglia. II padre di famiglia l’accettò ma subito ne strappò una decina di pagine e con una d’esse si accese la pipa. II venditore di Bibbie si allontanò molto deluso.
Dopo alcuni anni, rifacendo il suo giro, venne coraggiosamente a visitare la stessa famiglia. Da poco tempo avevano perso un figlio in guerra e proprio in quei giorni avevano ricevuto il resto degli effetti personali. Tra questi figurava pure la Bibbia dalle pagine strappate. II venditore di Bibbie, ricordando l’avvenimento di qualche anno prima la prese tra le mani e in fondo trovò ciò che il soldato caduto aveva scritto: ‘Sprezzata e profanata, ma infine creduta, Mi ha portato la salvezza’
La Bibbia murata
Una Bibbia viene nascosta dentro un muro e un giorno viene scoperta da un capomastro italiano che tramite la sua lettura si converte
Quando la galleria del Gottardo non esisteva ancora, i viaggiatori che dall’Italia si recavano in Svizzera, o viceversa, dovevano valicare il passo del St. Gottardo a piedi. Il viaggio era talmente lungo che sovente si camminava in gruppo. Il gruppo che c’interessa, era formato da alcuni muratori della regione di Lugano, che si recavano nella Svizzera centrale, dove speravano riscuotere un miglior guadagno. Cammin facendo incontrarono una signora attempata che s’intrattenne con uno di loro. Essa parlò ad Antonio, così si chiamava quel giovane muratore, del Signore Gesù. Egli però non se n’interessò. Malgrado ciò la signora gli offrì una Bibbia ben rilegata. L’accettò, ma non volle mai leggerla. Giunto a Glaris ebbe da lavorare alla costruzione di un grande edificio. Egli scherzava, rideva e bestemmiava insieme agli altri. Mettendo l’intonaco su un muro, scoperse un buco che non era ancora stato chiuso. Improvvisamente pensò alla Bibbia che aveva nella sua borsa e disse ai compagni: ‘Ecco un bello scherzo. Vedete, questa Bibbia la metto in quel buco’. La Bibbia vi entrò appena, anzi la rilegatura ne sofferse un pò. ‘Guardate bene; un po’ di malta sopra per ricoprire e adesso staremo a vedere se il diavolo saprà ritrovarla!’ Qualche settimana dopo questo fatto, Antonio ritornò al suo paese. Il 10 maggio 1861, un grande incendio arse Glaris. 490 edifici furono completamente distrutti. La città non era più che un ammasso di rovine; ma malgrado ciò doveva essere ricostruita. Un capomastro italiano, un certo Giovanni, ricevette il compito di esaminare lo stato dei muri di un edificio nuovo che era stato devastato in parte dalle fiamme. Mentre picchiava qua e là col suo martello contro un muro ancora intatto, si staccò un bel pezzo di calcestruzzo. Giovanni fu molto perplesso nel vedere che il pezzo di calcestruzzo nascondeva un buco e nel buco vi era un libro. Lo trasse fuori. Una Bibbia: come era giunta quivi? Che strano. Giovanni, che una volta aveva già posseduto la Bibbia ma che non gli era più stata resa, si promise di non separarsene più. Cominciò nelle ore libere a leggere assiduamente la Bibbia. Ben lungi dal capire tutto, si accontentava di afferrare qualcosa negli Evangeli e nei Salmi. È cosi che imparò a pregare. Dio viene in aiuto a coloro che Lo cercano sinceramente. Non tardò a comprendere che era un peccatore, e che Dio lo amava e che per la fede nel Signore Gesù poteva ricevere il perdono dei suoi peccati. Quando in autunno ritornò nella sua patria, si mise a raccontare a tutti la felice notizia della sua salvezza. Nei giorni liberi partiva con una valigia piena di Bibbie, per annunziare la salvezza nei paesi vicini. Durante uno dei suoi viaggi, capitò nel paese di Antonio proprio il giorno della fiera e si mise a vendere Bibbie su un piccolo banco. Per caso, Antonio passò davanti al banco. Soffermandosi un istante disse con disprezzo: ‘Ah, la Bibbia!’ Non ne ho proprio bisogno. Volendo, ho solo da andare a Glaris, là ne ho una murata in una parete. Sono curioso di vedere se il diavolo saprà ritrovarla’. Giovanni, che subito aveva capito ciò che era accaduto, fissò seriamente il giovanotto. ‘Sia prudente giovanotto, schernire è facile, ma che direbbe se le facessi vedere quella Bibbia: ‘Non mi potrebbe ingannare, rispose Antonio, in quel libro vi ho fatto un segno, lo riconoscerei subito. Resto sulle mie parole, il diavolo stesso non lo toglie dal muro! Giovanni prese la sua Bibbia e gli disse: ‘Riconosce il libro? Ritrova il suo segno? Antonio rimase a bocca aperta nel rivedere la Bibbia un po’ rovinata dal calcestruzzo. ‘La guardi pure bene, ma non è il diavolo che ha operato ciò, ma Dio. Egli lo fece per dimostrarle che è vivente. Dio vuole salvare anche Lei’. Tutto l’odio che Antonio aveva nel cuore contro Dio, scoppiò allora malgrado la voce della sua coscienza che lo richiamava, Antonio fece segno agli amici e prese a gridare: ‘Quest’uomo con i suoi libri religiosi non ha assolutamente niente da cercare in questo luogo. Venite, buttiamolo fuori!’ In pochi secondi il banco di Giovanni era a terra, i libri strappati e lui stesso ricevette molti colpi. I mascalzoni si allontanarono infiltrandosi tra la folla. Da quel momento Antonio si rivoltò sempre più contro Dio. Ma un giorno essendo mezzo ubriaco, lavorando in cantiere cadde da un’altezza di 17 metri e dovette essere ricoverato immediatamente all’ospedale, per gravissime ferite. Quando Giovanni ebbe questa notizia, andò a visitarlo. II cuore di Antonio, pur essendo toccato dall’affezione di Giovanni, sembrava essere di pietra. Ogni settimana Giovanni andava a trovarlo e poco a poco dapprima per noia, poi con interesse, Antonio cominciò a leggere la Bibbia. Un giorno lesse nell’epistola agli Ebrei 12:5 ‘Figliuol mio, non far poca stima della disciplina del Signore. Ciò s’applicava proprio al suo caso. Antonio continuò a leggere, e la Parola di Dio, che è come un martello che spezza il sasso, cominciò ad operare nel suo cuore. Comprese il suo stato di colpevolezza e confessò a Dio i suoi peccati, imparò pure a credere con piena fiducia all’opera compiuta sulla croce. La sua anima era guarita, ma la sua anca rimase paralizzata. Da allora non potè più lavorare nel suo mestiere, ma trovò un lavoro più adatto per il suo fisico infermo. Più tardi sposò persino la figlia di Giovanni, cosicché il suo amico divenne suo suocero. Antonio è già da molti anni nella patria celeste ma i suoi figli conservano la Bibbia che era stata murata, come una eredità preziosa.
Più prezioso del diamante
Gli era stato mandato un diamante avvolto in un foglio della Bibbia che Dio usò per condurlo a Cristo
Un mercante di diamanti avvolgeva delle pietre preziose che stava per inviare in India. Ogni diamante veniva avvolto separatamente con cura. Arrivando all’ultimo e il più caro, utilizzò i primi tre capitoli di Giovanni. La carta fine era ideale per questo. Un Indù a cui quella pietra preziosa era destinata, ricevette insieme, ciò che sarà per lui infinitamente più prezioso del diamante che avvolgeva… un foglio che veniva dal libro della vita, nel quale trovò queste parole: "Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".
Rimase sconvolto. Parlò a molti di ciò che aveva trovato, e si chiedeva continuamente, "Come mai non ho conosciuto questo prima?" Quella parola fece la sua opera nel suo cuore mediante la potenza dello Spirito di Dio.
"Certamente!" Si diceva lui, "Questo vuol dire ME… Questa salvezza è per me". Per fede l’accettò; ne parlò ad altri al punto che, quando un missionario europeo venne in quel luogo, aspettandosi di trovare soltanto dei pagani, trovò un largo uditorio di cristiani indiani.
Salvato mediante un versetto della Bibbia
Henri Feuler aveva deciso di suicidarsi, ma Dio aveva deciso di salvarlo perciò gli fece trovare la via che mena alla vita e impedì che si suicidasse
Henri Feuler si trovava a Roma per completare la sua educazione artistica, quando, disgustato della vita, progettò di gettarsi, una sera, nel Tevere.
La realizzazione di quel criminale disegno era delle più facili: l’hotel in cui dimorava l’infelice ragazzo dava direttamente sul Tevere. Scendere al pianterreno, aprire una porta di servizio, scavalcare un cancello e lasciarsi cadere nel fiume, tutto questo si poteva fare in pochi istanti.
Tuttavia si sentiva ancora il rumore del personale di servizio che andava e veniva nella parte bassa dell’hotel; per maggiore sicurezza, bisognava quindi aspettare un po’. Febbrilmente, Feuler impiega quel tempo a mettere un po’ di ordine fra le sue carte; è allora che egli vede in fondo al suo baule un Nuovo Testamento, che sua zia gli aveva dato; il libro vi dormiva da otto anni!
Senza sapere perché, Feuler lo prende, lo apre a caso e capita sul capitolo XII degli Ebrei, e in quel capitolo sul versetto quinto, di cui una parola soprattutto gli attraversa il cuore: ‘Figliuol mio’. Sembra che Dio stesso lo interpella direttamente! " Figliuol mio, non far poca stima della disciplina del Signore e non ti perder d’animo quando sei da lui ripreso ". In quella frase di paterno rimprovero, ogni parola lo atterra molto più che le minacce. Quello che la collera non avrebbe potuto compiere, l’amore, grave e tenero, lo fa senza sforzo. Il colpevole cade in ginocchio ai piedi di quel Dio abbandonato per tanti anni.
Quello che in quella notte memorabile è cominciato, le giornate successive lo continueranno: un libro di Vinet vi contribuirà in buona parte, e presto, abbandonando i suoi pennelli, senza credere tuttavia che la pittura sia incompatibile con la vita cristiana, il nuovo discepolo del Cristo riprenderà la via del suo villaggio per ritrovarvi il raccoglimento e il rinforzamento della sua fede, come Paolo in Arabia.
Feuler ebbe da allora una passione unica: salvare delle anime. Lavorò in Francia, a Villefranche-sur-Saône e in Svizzera, particolarmente a Losanna, interessandosi soprattutto ai giovani e agli operai.
Tratto da: Glanures, Récits authentiques destinés à illustrer l'enseignement biblique (Spigolature, Racconti autentici destinati ad illustrare l’insegnamento biblico), Divers auteurs, Lausanne 1912
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Un ingegnere minerario si converte a Cristo poco prima di morire
Una ragazza Colombiana ricevette un Nuovo Testamento nella sua scuola. Lesse il Nuovo Testamento fino al giorno in cui suo padre la sorprese che stava leggendolo… e le disse di non leggerlo mai più perché era pieno di menzogne e di stramberie.
Ma la figlia continuò a leggere fino al giorno in cui suo padre arrivò a casa inaspettatamente e la trovò col Nuovo Testamento, glielo strappò dalle sue mani e se lo mise in tasca.
Il padre ritornò al luogo di lavoro in cui era ingegnere minerario. Diverse ore dopo le sirene risuonarono nella comunità mineraria, c’era stato un cedimento nella miniera. Il padre rimase intrappolato nella miniera. I soccorritori impiegarono 5 giorni per arrivare finalmente là dov’erano gli uomini, ma era troppo tardi. Tutti i 31 uomini erano morti compreso il padre di quella ragazzina.
Curiosamente, quando gli operai trovarono l’uomo, egli teneva il Nuovo Testamento fra le mani, giunte in preghiera. Quando aprirono la copertina del Nuovo Testamento lessero una nota:
"A mia figlia"
"Continua a leggere questo Nuovo Testamento, è la verità ed è bene, e ti vedrò un giorno in cielo".
Allora girarono a tergo del foglio e là, il padre aveva firmato il suo impegno [di seguire il Signore] dopo avere detto la preghiera del peccatore.
Ma la storia non termina qui.
Quando guardarono la pagina successiva, gli altri 30 operai avevano anche loro apposto le loro firme!