Dio parla...
Dio parla ma l'uomo non ci bada. I più si scelgono una religione, o fanno proprio un certo modo di pensare, senza riflettere se veramente questo corrisponde alla realtà. Il credere diventa quindi solo un palliativo per la propria coscienza. Alla domenica si va in chiesa, senza crederci una gran che, ma ci si sente a posto. Qual è l'uomo che ha ancora il coraggio di mettere in discussione le proprie idee su Dio? Si liquida la questione dicendo a se stessi: "Nessuno lo può sapere, nessuno ha mai visto Dio o è stato dopo la morte per poterci raccontare cosa c'è di là!".
Lasciate che vi dica che sono solo scuse! La Bibbia, il libro che Dio ha dato agli uomini perché lo conoscano e siano salvati, afferma:
"Non v'è alcun giusto, neppure uno. Non v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono diventati inutili. Non v'è alcuno che pratichi la bontà, no, neppure uno" (Rom. 3:11-12).
Il giudizio che Dio fa dell'uomo è una cosa a cui dovremmo prestare veramente attenzione, perché è molto più importante del giudizio del capo di lavoro o della moglie o del marito o di qualsiasi altra creatura sulla faccia della terra. Dio dice che non c'è nessun giusto, neppure uno! Allora tutte le buone intenzioni, le tue visite in chiesa, le tue rinunce a cosa servono? Dio non le vede? NO! Delle tue opere Dio non se ne fa proprio niente, esse non ti porteranno mai in cielo, che tu ci creda o no! Non perché lo dico io, lo dice la Bibbia:
"Ma se è per grazia non è più per opere; altrimenti la grazia non è più grazia." (Rom.11:6)
"...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato." (Gal. 2:16)
"Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo." (Tito 3:5)
Se fino a oggi hai pensato di essere a posto con Dio solo perché non hai fatto niente di male, allora preoccupati, perché non sei affatto a posto:
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui" (Giov. 3:36)
Le opere non ti salvano. La buona morale non ti salva. La religione non ti salva. Come puoi ottenere la vita eterna? Qui comincia la buona notizia:
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giov. 3:16)
"In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Giov.5:24)
"...perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore." (Rom.6:23)
L'uomo può trovare unicamente salvezza nel Figlio di Dio, Gesù Cristo. Egli è venuto sulla terra per pagare i peccati e compiere, al nostro posto, tutte quelle opere che noi non eravamo in grado di compiere. È stato perfetto in tutto ciò che ha fatto, e sulla croce pagava per il nostro debito:
"Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti." (Isaia 53:5)
Se ti rivolgi a Lui, in preghiera, confessandogli tutti i tuoi peccati e chiedendogli perdono e nuova vita, vedrai che Lui manterrà le promesse che ha fatto:
"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo." (Matteo 11:28)
"...a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio." (Giov. 1:12,13)
Prega ora per avere la vita eterna, vai a Dio e apri a Lui tutto il tuo cuore. Dio non delude chi è davvero sincero.
Dio ha parlato; non essere ancora tra coloro che non vi badano.