Figure e aspetti della sua unità
André Gibert
Il Nuovo Testamento impiega diverse figure per presentarci la Chiesa. Esse si riferiscono tutte (sotto punti di vista diversi) all’unità di tutti i «nati di nuovo».
a) Sposa di Cristo
La Sposa, una con lo Sposo da cui è tratta, come Eva da Adamo, «ossa delle sue ossa e carne della sua carne», è l’oggetto del suo tenero affetto. Nessuna relazione è più intima e dolce. Il matrimonio ne offre una pallida immagine: si è marito e moglie soltanto per la terra, ma la Chiesa sarà la Sposa di Cristo per l’eternità come è evidenziato in maniera particolare negli ultimi capitoli dell’Apocalisse. Le cure attuali di Cristo per la Chiesa sono quelle dello Sposo che attende il momento di venire a prendere la sua sposa, con un santo affetto al quale Egli vuole che essa risponda.
«Colui che ode dica: Vieni».
b) Corpo di Cristo
I mariti sono esortati ad amare le loro mogli perché esse sono «il proprio corpo», come lo è la Chiesa per Cristo. Questa espressione è usata in Efesini 1:23, 4:12, 5:22-32, come pure in 1 Corinzi 12:12-26 e, sebbene in modo meno significativo, in Romani 12:5. Si sa che questo termine «corpo» é caratteristico dell’insegnamento di Paolo, particolarmente prescelto per porre in luce questo punto, data la sua importanza. Nulla può eguagliare la forza di tale espressione: il corpo di Cristo. Qui non vi è soltanto una relazione, per quanto intima essa sia, ma un’unità vitale, assicurata da un medesimo Spirito che lega il Capo al Corpo. «V’è un corpo unico ed un unico Spirito, come pure siete stati chiamati ad un’unica speranza, quella della vostra vocazione» (Efesini 4:4).
Tutto ciò presuppone la vita. Quelli che fanno parte del corpo hanno la vita di Dio, la vita del Signore, e hanno come speranza il momento in cui ciò che è ancora mortale in loro sarà assorbito dalla vita (2 Cor. 5:4). Nell’istante in cui Cristo glorificato «afferrò» Paolo (Fil. 3:12), Egli mise quest’unità in evidenza: «Io sono Gesù che tu perseguiti», perché perseguiti i miei discepoli. «Voi siete il corpo di Cristo, e membra di Lui, ciascuno per parte sua» (1 Cor. 12:27). Non è parlato di «membri» della Chiesa o di un’assemblea, ma di membra del corpo di Cristo. «Questo mistero è grande...».
c) Casa di Dio
La Chiesa è anche la casa di Dio. Il medesimo Spirito, che assicura e mantiene l’unità vitale di Cristo glorificato col suo corpo ancora sulla terra, è in ciascuno dei suoi membri e abita nella Chiesa sulla terra. Ogni credente è «il tempio dello Spirito Santo», che è in lui e che egli ha da Dio (1 Cor. 6:19); e la Chiesa intera è «il tempio di Dio» (1 Corinti 3:16), «la dimora di Dio per lo Spirito» (Efesini 2:22). E la casa di Dio (1 Timoteo 3:15), costruita su un fondamento solido, la Roccia, che è la persona gloriosa confessata da Pietro come il Cristo, il Figlio del Dio vivente. È lui che la edifica, ed è formata da pietre viventi (i credenti), a partire da Pietro (1 Pietro 2:5). Per far parte sia della casa di Dio che del corpo di Cristo, la realtà della vita divina è condizione essenziale.
L’edificio dà l’idea di qualche cosa di stabile; e la solidità della Chiesa è tale che «le porte dell’Ades non la potranno vincere». È Dio che costruisce, e pertanto non vi è nulla da temere. Ma è la casa di Dio, il tempio santo del Signore. Tutto quindi deve corrispondere al carattere divino; il nome di Dio è conosciuto, onorato, lodato, e Dio veglia affinché il modo di vivere di coloro che ne fanno parte sia in armonia con la santità del Suo nome. È il luogo del servizio divino, di un sacerdozio santo.
d) Santa città
Sposa, corpo, casa, (*) la Chiesa porta tutti questi caratteri sin dall’inizio della sua esistenza. Ma, come il credente preso individualmente è già da quaggiù totalmente «compiuto in Cristo», dunque pronto per la gloria, ed è plasmato progressivamente nel corso della sua vita in vista della sua manifestazione nel giorno di Cristo, così la Chiesa è già vista in Cristo nella sua perfezione, e nel medesimo tempo è formata poco a poco, attraverso il lavoro dello Spirito Santo durante il tempo della grazia, in vista del cielo. Cristo purifica la Chiesa attraverso il lavaggio dell’acqua, con la Parola; il corpo di Cristo cresce, per mezzo delle benedizioni spirituali che vengono dal Capo, e «ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore d’ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore» (Efesini 4:16); «l’edificio ben compatto, cresce per essere un tempio santo del Signore» (Efesini 2:21). Il completamento sarà visto nel cielo; ma è già, per così dire, presente potenzialmente, come un provetto operaio vede già nel suo pensiero il suo lavoro ultimato, e vede nello stesso tempo tutto ciò che sarà necessario fare per portarlo a questa ultima fase.
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(*) Esistono altri aspetti della Chiesa, oltre quelli che l’autore ha fin qui esaminato: essa e come un «gregge» di cui il Signore è Pastore (Giov. 10:16) e come un «popolo» di cui il Signore è Re (1 Pietro 2:9).
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Quando la Chiesa prenderà realmente posto nei luoghi celesti con Cristo, apparirà come la sua Sposa unita a Lui, come il suo Corpo, pienezza (o compimento) di Colui che porta a compimento ogni cosa in tutti (Efesini 1:23). L’edificio, l’abitazione di Dio per lo Spirito, diventa la «santa città», la nuova Gerusalemme, alla quale si addice questo titolo di Sposa, di moglie dell’Agnello. Così saranno manifestate le sue perfezioni eterne, frutto del lavoro e dell’amore di Cristo, agli occhi di tutto il mondo nei mille anni di Regno di Cristo, e poi nei nuovi cieli e nella nuova terra (Apocalisse 21:2-6, 21:9-27).
Nell’attesa, in mezzo al mondo che ha rigettato e rifiutato Cristo, essa non può essere che straniera. La nuova creazione alla quale appartiene è certamente in contrasto con l’antica creazione nella quale si trova. La Chiesa non è, contrariamente a quanto alcuni pensano, una parte - la piú nobile - di questo mondo; essa ne è stata tratta e si trova normalmente opposta al mondo, per il suo carattere celeste, come lo è stato Cristo quando camminò quaggiù.
Essa non è, in definitiva, la chiesa degli uomini, è la Chiesa di Dio.