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 Resistere a Satana

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Resistere a Satana

Resistere a  Satana Q2310

“Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.” (1Pi 5:8 LND)
In questo brano, Pietro ci esorta ad essere sobri ed a vegliare, proprio perché abbiamo un terribile avversario.
Il nostro avversario

Dobbiamo essere sobri perché abbiamo un potente nemico che vuole farci tanto male. Satana è il nostro avversario, egli ci odia e si impegna con tutte le sue forze a farci il male più grande possibile.
Per capire l'importanza di stare sempre sobri, dobbiamo capire che tipo di avversario è Satana.
Satana è il nostro avversario. Egli è contro di noi. Nessun avversario umano ci odia come Satana ci odia. Egli odia Dio con tutto il suo essere, e perciò, visto che apparteniamo a Dio, odia anche noi. Satana non può togliere la salvezza a un credente, e non può danneggiare un credente senza il permesso di Dio. Però, egli può mettere delle tentazioni davanti a noi, egli può mettere dei falsi pensieri nella nostra mente e, se non siamo in guardia, queste tattiche possono farci cadere gravemente nel peccato.
Per farci capire quanto è pericoloso e quanto dobbiamo stare in guardia, Pietro ci spiega che Satana va attorno come un leone ruggente.
Per capire la grandezza di questo pericolo, ricordiamoci che la Bibbia ci descrive come pecore. Chiaramente, per le pecore il leone è l'animale più pericoloso. In sé, una pecora non ha alcuna difesa contro un leone. E Satana è come un leone che va girando attorno alle pecore, cercando chi può divorare.
Qual è il senso della parola “può”, nel versetto che dichiara che Satana cerca chi può divorare?
Qual è quella pecora che il leone può divorare? Evidentemente, ci sono le pecore che il leone NON può divorare, e ci sono quelle che invece può divorare. È estremamente importante capire come essere fra le pecore che egli non può divorare.
E per capirlo, dobbiamo ricordare che Gesù Cristo è il Buon Pastore. Egli protegge le sue pecore. Egli chiama le pecore a Sé, e là, sotto la sua cura, Egli le protegge in modo perfetto. Il leone non riesce a divorare una pecora che è vicina a Cristo.
Però, se una pecora sceglie di NON stare vicino a Cristo, se una pecora si allontana da Cristo, anche per poco tempo, non avrà la protezione di Cristo. Allora, il leone potrà divorare quella pecora.
In altre parole, le pecore che restano vicine al Buon Pastore saranno al sicuro. Invece le pecore che si allontanano dal Buon Pastore sono quelle che il leone può divorare.
Quel credente che si allontana anche solo un po' da Cristo, facilmente cadrà preda delle tentazioni di Satana, e commetterà peccati che lo danneggeranno anche per tutta la sua vita, e che spesso verranno trasmessi anche alla prossima generazione. Quei peccati gli potranno causare grandi sofferenze, e potranno portare anche altri a cadere nel peccato.
Quindi, è essenziale stare il più vicino possibile a Cristo.
Infatti, il modo principale di restare svegli, e di restare sobri, è di stare attenti ad essere vicini a Cristo.
Stare Sobri e Vegliare

Quindi, avendo un avversario così terribile, dobbiamo stare sobri, dobbiamo vegliare. Pietro usa due sinonimi per rendere più forte il suo avvertimento. Ci sono gravi pericoli spirituali che ruotano tutti intorno a noi. Dobbiamo stare sempre in guardia.
Pietro non sta parlando di vegliare fisicamente. Possiamo coricarci in pace ogni notte, infatti un credente può dormire più tranquillamente di qualsiasi altra persona.
Però, mentre possiamo dormire fisicamente in tranquillità, non dobbiamo mai dormire spiritualmente. Non dobbiamo mai mettere giù la nostra guardia. Non dobbiamo mai avere l'atteggiamento di volerci solamente rilassare, senza pensare agli eventuali pericoli spirituali. Piuttosto, dobbiamo sempre ricordarci che, finché siamo in questo mondo, siamo in una guerra, e Satana non smetterà mai di cercare il momento opportuno per farci tanto male. La nostra carne è sempre pronta a peccare, perciò dobbiamo sempre stare in guardia.
Come stare vicini a Cristo

Allora, come possiamo essere sobri, e stare vicini a Cristo? Cosa può ostacolarci dall'essere sobri e vegliare?
Se abbiamo il cuore saturo delle faccende della vita, allora, non possiamo essere sobri e vegliare. Se riempiamo i nostri pensieri con ansie o preoccupazioni, allora, non possiamo essere sobri e non riusciamo a vegliare.
Infatti, questo è uno dei motivi per cui Pietro ci ha appena esortato a gettare ogni sollecitudine su Dio, fiduciosi che Egli ha cura di noi. Questo è un aspetto dell'essere sobri: non possiamo essere attenti spiritualmente se i nostri pensieri sono tutti presi con le preoccupazioni della vita. Perciò, è essenziale gettare ogni sollecitudine su Dio.
Per essere sobri, e quindi vicini a Cristo, dobbiamo avere un cuore puro, che vuol dire, fra l'altro, essere subito pronti a riconoscere e ad abbandonare ogni peccato.
Stiamo vicini a Cristo quando camminiamo in ubbidienza ai suoi comandamenti in ogni campo della vita. Quindi, per esempio, quando viviamo i nostri rapporti secondo la volontà di Dio.
Infatti, proprio in questa Epistola, abbiamo ricevuto chiari insegnamenti su come vivere nei vari rapporti della vita, per esempio nel matrimonio, nel nostro ruolo di cittadini, su come dobbiamo vivere nel ruolo di servi o dipendenti, su come dobbiamo vivere con i non credenti, con altri credenti della chiesa, e su come vivere il rapporto anziani-membri di chiesa. Pietro ci ha parlato anche di come affrontare le sofferenze della vita.
Per essere sobri, dobbiamo camminare in umiltà, con gli occhi su Cristo, per fede, e perciò, in ubbidienza. Solo allora, saremo sobri e veglieremo, e saremo vicini a Cristo. Solo allora saremo sicuri, sotto la protezione del Buon Pastore.
Quando siamo vicini a Cristo siamo al sicuro e Satana non può divorarci.
Invece, è quando pecchiamo che Satana riesce a divorarci, ovvero, a farci del male. Quando pecchiamo, quando non guardiamo a Cristo, e perciò, quando ci allontaniamo da Cristo, allora, siamo lontani dalla sua protezione, e allora, siamo fra le pecore che il leone può facilmente divorare o sbranare.
Quindi, stare sobri e vegliare NON vuol dire fissare i nostri pensieri su Satana. Piuttosto, vuol dire stare in guardia facendo attenzione che non si sia alcun campo della nostra vita che stiamo trascurando rimanendo lontani da Cristo. Non dobbiamo mai smettere di valutare i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, per essere sicuri che stiamo camminando per fede in ogni campo. Dobbiamo camminare in santità in ogni cosa, facendo tutto, in parola e in opera, nel nome di Cristo. Dobbiamo rendere ogni pensiero ubbidiente a Cristo.
Questo è il modo di stare in guardia e di stare sobri.
Quindi, ricordiamoci che Satana è sempre in agguato. Non dobbiamo mai addormentarci spiritualmente. Non dobbiamo mai dimenticare che Satana cerca sempre in noi un momento di pigrizia spirituale , perché è proprio in quel momento che, può farci tanto, tanto male. Dobbiamo sempre stare in guardia per non allontanarci da Cristo, in qualsiasi campo, perché saremo sicuri solamente quando restiamo vicini a Cristo.
Resistergli, stando fermi nella fede v.9

Oltre ad essere sempre sobri e vegliare, dobbiamo anche sapere resistere Satana. Dio ci comanda di resistergli. E perciò, Pietro continua, e spiega come possiamo resistere Satana. Leggo i vv. 8,9.
“8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Pi 5:8-9 LND)
Dobbiamo resistere a Satana. E come possiamo resistergli? È estremamente importante capirlo. Possiamo resistere a Satana stando fermi nella fede.
Resistiamo a Satana stando fermi nella fede. Ma cosa vuol dire questa frase in pratica? Come possiamo stare fermi nella fede?
Dobbiamo capire bene questo insegnamento, perché se non sappiamo resistere a Satana, cadremo spesso nel peccato, con molta sofferenza inutile, perderemo molta della ricompensa che avremmo potuto offrire a Cristo e, molto tristemente, potremo causare gravi danni spirituali alle persone a noi care.
Purtroppo oggi, c'è molto insegnamento sbagliato su cosa significhi resistere a Satana. Ci sono tanti che insegnano che possiamo e dobbiamo comandare Satana, e i suoi demoni, nel nome di Cristo. Insegnano che il modo di resistere a Satana è di dargli degli ordini, e di comandargli di lasciarci e di andare via. Mettono molta enfasi su Satana. Chi segue quel insegnamento dà molta attenzione a Satana, parlano con lui spesso, comandandogli di andare via, nel nome di Cristo. Purtroppo però quel insegnamento ci induce a fissare un bel po' del nostro sguardo su Satana.
Invece questo brano non ci insegna di resistere a Satana dandogli degli ordini. Né troviamo questo insegnamento in altri brani.
Notiamo attentamente piuttosto qual è il modo con cui dobbiamo resistere a Satana, in base all'insegnamento di questo brano.
Leggo ancora la prima parte del v.9.
“Resistetegli, stando fermi nella fede....”
Dobbiamo resistere a Satana stando fermi nella fede!
Oh carissimi, dobbiamo stare fermi nelle fede, perché dalla nostra fermezza dipende la nostra salute spirituale. Solamente stando fermi nella fede potremo evitare le terribili cadute che Satana vuole provocarci.
Fede come dottrina: le verità di Dio

Nel NT, la parola “fede” viene usata per indicare due cose. Prima di tutto, vuol dire “confidare in Dio”. Poi, in diversi brani, la parola “fede” indica la “dottrina del Vangelo, le verità di Dio”. Per resistere a Satana, dobbiamo stare fermi nella fede in entrambi i sensi.
Quindi, per stare fermi nella fede, dobbiamo stare fermi nelle verità di Dio, nelle dottrine di Dio. Uno degli attacchi di Satana più comune è quello di mettere dei pensieri falsi nella testa dei credenti. Se noi crediamo qualcosa di falso, questa nostra convinzione ci porterà a cadere nel peccato, ci farà tanto male, e ci porterà sulla via che ci fa allontanare da Dio.
Perciò, stare fermi nella fede significa confrontare ogni pensiero con la verità di Dio, per rendere ogni pensiero ubbidiente a Cristo.
Questo vale sia per le dottrine che crediamo, sia per i nostri ragionamenti.
Se ci aggrappiamo ad una dottrina, o ad un ragionamento, senza confrontare quella dottrina o quel ragionamento con la Parola di Dio, potrebbe succedere che essi siano falsi. A quel punto, staremo credendo qualcosa di falso, e facendo così, NON staremo fermi nella fede.
Se continuiamo a credere il falso, quella nostra convinzione ci porterà a credere ad altre cose false. Questo ci porterà a prendere decisioni sbagliate e in men che non si dica ci troveremo sempre più lontani da Cristo, e quindi, sempre più in pericolo.
Ci sono tanti esempi di questo triste epilogo.
Per esempio, se noi abbiamo un concetto sbagliato su qual è il messaggio del Vangelo, ed evangelizziamo proclamando un messaggio sbagliato, molto probabilmente diverse persone faranno una professione di fede ma, in realtà, non saranno veramente salvate. A quel punto, avremo una chiesa piena di confusione. Non solo, ma avremo anche noi della confusione sulla nostra salvezza.
Un altro esempio: se un marito ha un concetto sbagliato di cosa vuol dire essere capo famiglia, questo suo concetto gli causerà dei grandi problemi in casa. Similmente, se una moglie non capisce cosa significhi essere sottomessa, il suo atteggiamento sbagliato potrà creare grandi conflitti in casa, al posto delle benedizioni che il Signore le vuole dare.
Se un credente crede di meritare il bene, e quindi, crede che non dovrebbe subire certi mali, quello che ha è un pensiero sbagliato. Anziché avere la pace di Dio, avrà un cuore turbato, e da lì cadrà sempre più profondamente nel peccato, finché non capirà e si ravvederà dal suo errore di base, e cioè quello di pensare di meritare il bene. Solo quando quel credente arriva a capire che ogni bene che ha è una grazia, solo allora la sua vita sarà trasformata, e potrà iniziare a conoscere la gioia e la pace come non aveva mai fatto prima.
Vi do un altro esempio di come dei pensieri falsi possono causare brutte conseguenze. Il mondo insegna che tanti figli sono un peso. La Bibbia invece insegna il contrario. Leggo il Salmo 127:3-5
“3 Ecco, i figli sono una eredità che viene dall’Eterno; il frutto del grembo è un premio, 4 Come frecce nella mano di un prode, così sono i figli della propria giovinezza. 5 Beato l’uomo che ne ha la sua faretra piena! Essi non saranno confusi quando discuteranno coi loro nemici alla porta.” (Sal 127:3-5 LND)
Se conoscete qualcosa di una faretra, saprete che essa non è piena con solo due o tre frecce, ma con molte. Quindi, secondo la Bibbia, tanti figli sono una benedizione. Questo è il pensiero vero. Se invece una coppia crede la menzogna del mondo, probabilmente quella coppia sceglierà di non avere più di uno o due figli. Così facendo, quei genitori mancheranno le benedizioni che Dio avrebbe dato loro, e non solo, ma non saranno la luce nel mondo che avrebbero potuto essere per Dio. Peggio ancora, quando dei genitori credono qualcosa di falso, come questa menzogna del mondo, molto spesso, trasmetteranno questa menzogna ai loro figli, e quindi, diventeranno doppiamente colpevoli, perché avranno contaminato la mente dei loro figli.
Che terribile sentire un figlio o una figlia dire che, quando sarà grande, non vorrà una famiglia numerosa! Quasi sicuramente, quel figlio è stato influenzato a credere una brutta menzogna dai suoi genitori. Questo è un esempio di come i peccati dei padri vengono trasmessi ai figli. Oh che possiamo rompere questa maledetta catena! Oh che possiamo sottomettere ogni nostro pensiero e ragionamento alle verità di Dio!
Ci sono tanti altri esempi. Se noi abbiamo un concetto sbagliato dello scopo dei doni spirituali, e crediamo che essi siano da usare quando vogliamo noi, per l'edificazione personale, invece di credere che sono per l'edificazione reciproca, possiamo mancare di usare quei doni che Dio ci ha dato, e ciò renderà la chiesa più debole e soggetta all'errore e al peccato.
Se dei genitori hanno un concetto sbagliato di qual è la loro responsabilità come genitori, e pensano che principalmente devono curare i figli, anziché capire che devono preparare i figli ad essere adulti maturi, quei genitori, per quanto potranno impegnarsi di tutto cuore, non vivranno come Dio intende, e i loro figli non saranno preparati per la vita. Quindi, non basta solo che essi abbiano un grande impegno, ma hanno bisogno anche di una comprensione corretta di qual è la loro responsabilità come genitori.
Se un credente ha un concetto sbagliato dei beni materiali, e crede che gli appartengono, e che può usarli come vuole, quel credente cadrà in tanti peccati. Ha bisogno di capire che tutto quello che abbiamo appartiene al Signore, e noi siamo solamente degli amministratori, e che dovremo rendere conto della nostra amministrazione a Dio.
Vi do un ulteriore esempio di come possiamo stare fermi nella fede, conformando ogni pensiero, ogni ragionamento e ogni dottrina alle verità di Dio.
Se un credente ha un concetto sbagliato del perdono, pensando che deve meritarlo, allora, sarà sempre un credente abbattuto, non sentendosi mai libero dai suoi peccati. Solo se capisce che il perdono è un dono di Dio, che abbiamo per mezzo dell'opera di Cristo, quel credente potrà avere una vita cristiana vittoriosa!
Potrei andare avanti con tanti altri esempi, ma spero che il punto sia chiaro. Stare fermi nella fede vuol dire stare fermi nelle verità di Dio, che Lui stesso ci ha lasciato nella Sua Parola. Questo comprende sia le dottrine in sé, sia i nostri ragionamenti. Se noi vacilliamo, e crediamo cose che sono false, allora, ci stiamo allontanando da Cristo e dalla sua protezione, e allora, Satana sarà libero di farci molto male, come un leone è libero di fare molto male ad una pecora che si allontana dal suo pastore. Quanto è importante, perciò, rimanere fermi nella fede, ovvero, sottomettere ogni nostro pensiero e ogni nostra dottrina alla Parola di Dio! Questa è un aspetto essenziale del stare fermi nella fede, che è l'unico modo che abbiamo a disposizione per resistere a Satana.
Fede come fiducia nel Signore

L'altro aspetto di come stare fermi nella fede è di non vacillare nel confidare nel Signore.
Un vero credente cammina per fede, non per visione. Vediamo in tutta la Bibbia che ciò che Dio desidera dall'uomo è la fede. La fede ci fa fissare lo sguardo su Dio. La vita di fede è una vita di umiltà, perché l'orgoglio e la fede non possono convivere. “Fede” vuol dire sapere che ogni nostro bene viene da Dio per mezzo di Cristo. Perciò, la fede dà tutta la gloria a Dio.
In termini semplici, la fede vuol dire guardare a Dio, fiduciosi nella cura che Egli ci darà a suo tempo.
Stare fermi nella fede in Dio vuol dire NON porre la nostre fede in noi stessi. Esclude il porre la nostra fede nei beni materiali, o nell'approvazione degli uomini.
Quando camminiamo per fede, possiamo avere pace, anche se le cose non vanno come avremmo voluto, perché abbiamo fede nella cura perfetta di Dio, sapendo che Egli è in controllo.
Quando NON abbiamo fede, allora, apriamo una porta a Satana di mettere tanti pensieri falsi nella nostra mente, che ci porteranno a tanti peccati e a grandi cadute, con molto danno spirituale.
Se non stiamo fermi nella fede che abbiamo in Dio e nella sua cura, potremo ritrovarci pieni di paura e di ansia, anziché di pace.
Se non abbiamo fede nella giustizia di Dio, potremo trovarci pieni di amarezza, dimenticando che Dio renderà giustizia al giudizio finale.
Se non abbiamo fede che anche noi saremo giudicati da Dio, potremo cadere nel peccato dell'orgoglio, e innalzarci, e questi peccati ci causeranno una brutta caduta.
Se non abbiamo fede in Dio, potremo cercare anche di risolvere certi problemi in modo non biblico, e in quel caso, anziché avere benedizioni, avremo grossi problemi.
Se non abbiamo fede in Dio per quanto riguarda il modo in cui dobbiamo vivere i rapporti di famiglia, potremo cercare di fare cose in modo nostro, e porteremo grandi dolori in famiglia, quando invece avremmo potuto godere grandi benedizioni.
Se non abbiamo fede nella cura di Dio, potremo peccare nel mondo di gestire i soldi, che ci potrebbe portare a grandi cadute, lasciando così Satana libero di farci tanto male.
Per evitare i grandi danni che Satana vuole farci, dobbiamo stare fermi nella fede, in ogni campo della vita.
Questo è il senso di Efesini 6:10-18, che ci esorta a mettere tutta l'armatura di Dio.
“10 Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo 12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete l’intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa. 14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell’evangelo della pace, 16 soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. 17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio, 18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi,” (Efe 6:10-18 LND)
Dobbiamo prendere la completa armatura di Dio, che vuol dire stare fermi nella fede in ogni campo della vita. Solo così, possiamo resistere a Satana, e stare saldi nel giorno malvagio.
La consolazione che non siamo soli

Prima di lasciare questo versetto, voglio notare un'altra grande consolazione e incoraggiamento.
Il cammino cristiano è un cammino difficile. Ci sono tante sofferenze. Quando soffriamo, siamo spesso tentati di immaginare che stiamo soffrendo più degli altri. Inoltre, abbiamo la tentazione di credere che gli altri non riescono a capirci.
In questo brano, Pietro ci aiuta a non credere a questi pensieri falsi, e ci dà una grande consolazione. Leggiamo ancora il v.9, che inizia esortandoci a resistere a Satana. Notate quello che dobbiamo sapere.
“9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Piet 5:9 LND)
Ci sono sofferenze, ma non siamo solo noi a soffrire! Dobbiamo sapere che le stesse sofferenze si compiono nella nostra fratellanza sparsa per il mondo.
Questo “sapere” non è una semplice conoscenza intellettuale. Il verbo è un gerundio, cioè, è un verbo che indica un'azione continua. In altre parole, dobbiamo ricordare costantemente questa verità.
Dobbiamo ricordare, giorno dopo giorno, e soprattutto nei momenti di sofferenza, che le stesse sofferenze si compiono nella nostra fratellanza sparsa per il mondo.
In altre parole, le nostre sofferenze non sono strane, e non siamo solo noi a soffrire. Sono le stesse sofferenze che anche altri credenti hanno. In 1Pietro 4:12,13 abbiamo letto:
“12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.” (1Piet 4:12-13 LND)
Non dobbiamo considerare le sofferenze come qualcosa di strano, perché esse sono una parte normale della vita di un vero credente.
Che consolazione, sapere di questa verità, e sapere che abbiamo una fratellanza sparsa in tutto il mondo! A volte, possiamo sentirci isolati. Ma, in realtà, facciamo parte di una famiglia che si estende in tutto il mondo, e non solo geograficamente, perché si estende anche nell'arco di tutti i secoli. Facciamo parte di una fratellanza che durerà per tutta l'eternità, nella presenza di Dio. Quando Cristo apparirà, non ci saranno più sofferenze per noi figli di Dio, ma godremo la gloria di Cristo per tutta l'eternità.
Certamente, le sofferenze possono essere pesanti. Se è nel piano di Dio, possono anche portare perfino alla morte fisica. Però, non dobbiamo spaventarci, perché nessuna sofferenza può separarci dall'amore di Dio per noi in Cristo Gesù.
Dio è lo stesso oggi, ieri e domani. Egli è stato vicino a Davide, a Giobbe, a Daniele, e a tutti gli altri uomini e donne di Dio nei secoli, nelle loro sofferenze. Dio ha curato tutti i credenti in tutti i secoli e in tutto il mondo. Dio curerà anche noi. Possiamo stare tranquilli, anche in mezzo alle sofferenze più profonde. Dio è all'opera in noi e in tutta la nostra fratellanza in tutto il mondo. Le sofferenze fanno parte del suo buon piano.
Conclusione

In realtà, ci sono ancora più consolazioni a questo riguardo nel prossimo versetto. Però, per ora, dobbiamo fermarci qua. Dio volendo, le considereremo nel prossimo sermone. Per il momento, ricordiamoci le verità principali che abbiamo visto finora in questo brano.
Ricordatevi che abbiamo un avversario, uno che ci odia, e che vuole farci il male più grande possibile: Satana. Perciò, dobbiamo essere sempre sobri e vegliare. Questo vuol dire ricordarsi sempre della guerra, e restare sempre vicini a Cristo, in ogni campo della vita. Per restare sobri dobbiamo camminare umilmente, in ubbidienza, in ogni pensiero, parola e azione. Se noi lasciamo un peccato nella nostra vita, quel peccato ci allontanerà dalla presenza di Cristo, e allora, non avremo più la sua protezione, e Satana potrà farci tanto male.
Dobbiamo resistere a Satana, stando fermi nella fede. Stare fermi nella fede riguarda le verità di Dio, e riguarda tenere gli occhi su Dio, confidando sulla sua cura e al suo tempo.
Ringraziamo Dio che Egli è pienamente in controllo, nella nostra vita, come nella vita di tutta la nostra fratellanza in tutto il mondo.
Certo, siamo in una guerra. Certo, Satana è un terribile avversario. Però, se restiamo vicini a Cristo, siamo al sicuro. Camminate vicini a Cristo!
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