BUTINDARO, LA MASSONERIA E IL FANGO! PARLIAMONE
Qui di seguito discutiamo l’articolo «Butindaro, la massoneria e il fango» [http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Butindaro_masson_Oc.htm].
Chi è Giacinto Butindaro? È un «senza chiesa», fuoriuscito da una chiesa pentecostale (ora si accanisce contro molte di esse e specialmente contro le A.D.I.), e che ha trovato la sua «vocazione» di censore e fustigatore universale delle chiese. È un uomo senza arte né parte; come fa a vivere e sopravvivere, visto che non lavora? E non fa nulla per l’avanzamento dell’Evangelo ad Acilia e dintorni, dove abita, e dove pressoché nessuno lo conosce. È bravo ad aprire la bocca contro tutti coloro, che gli capitano a tiro; ma quante persone ha portato a conversione a Cristo in Acilia, collegandole poi a una chiesa locale, ovunque e comunque essa si raduni? Quante anime ha curato in loco, tanto che ora compongono una sana comunità, dove tutti possono vedere i frutti? La risposta è deprimente! Eppure si permette di sparare a zero contro persone, che spesso sono migliori di lui, che hanno servito il Signore con dedizione e che hanno molti frutti da mostrare mediante il loro ministero. Egli si mette a cercare nella vita altrui, finché trova alcuni «nei» (o pulci), che gli danno fastidio; poi mette tante pulci insieme sul conto del malcapitato, vere o presunte che siano, e le fa apparire agli occhi degli altri come un enorme elefante; in tal modo si crea l’alibi per stigmatizzare la vittima di turno come l’uomo più abietto del mondo.
Una delle persone, contro cui si accanisce con intenzionalità e violenza questo «santone» massimalista, sono proprio io. Mi ha messo colpevolmente alla berlina sul suo sito, dicendo contro di me le cose più pesanti e astruse e attribuendomi ogni specie di male. In un suo articolo ha incomprensibilmente associato il mio nome addirittura alla massoneria, suggerendo falsamente che io e altri apparterremmo a tale lobby. Ribadisco che la libertà religiosa, di cui parliamo noi, è sancita dalla Costituzione e non ha nulla a che vedere con la massoneria.
Non ho mai difeso, per militanza ideologica, la libertà religiosa di massoni, buddisti, mussulmani e di altri. Non ce ne mai stato motivo per farlo né intenzionalità. Ciò non rientra nel mandato ricevuto da Cristo Gesù, né Egli mi ha mai dato uno specifico incarico a difendere la libertà religiosa altrui. Il Signore mi ha incaricato, mediante la conferma di fratelli, a predicare l’Evangelo, a insegnare la sana dottrina, e così via.
Sul piano morale, le false attribuzioni, che fa Giacinto Butindaro, sono schizzi di fango sulla rispettabilità altrui; si tratta, quindi, di colpevole calunnia a danno del suo prossimo. La Parola di Dio proibisce di calunniare il prossimo sulla base di false motivazioni, e la diffamazione gratuita rende colpevoli dinanzi a Dio. «Non andrai qua e là facendo il diffamatore fra il tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono l’Eterno» (Lv 19,16).
Giacinto Butindaro senza Internet sarebbe un illustre sconosciuto. Se non ci fosse la libertà di opinione e di religione, sancita dalla Costituzione, non potrebbe pubblicare un solo rigo delle sue cose spesso farneticanti. Egli diffama persone, che sono geograficamente abbastanza distanti da lui; ma avrebbe il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia, di persona? Egli ha la fortuna che la maggior parte dei cristiani è mite; ma che farà, quando alcuni di loro perderanno seriamente la pazienza con lui? A quelli, che si accorderanno per andarlo a cercare di persona ad Acilia, per metterlo dinanzi alle sue responsabilità, avrà allora il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia? Vedremo...
Il dossier, che ho raccolto finora su Giacinto Butindaro, contiene tante testimonianze dirette di persone, che hanno conosciuto la sua famiglia e lui stesso fin dalla sua infanzia, ed esse gettano molte ombre su di lui. Esse, partendo dalla sua tribolata biografia, cercano di spiegare anche perché egli si diventato quello, che è ora. Per ora, proseguirò ad accrescerlo con le testimonianze dirette, che mi arriveranno da altri lettori. Il futuro, poi, lo sa solo il Signore...
Mi fermo qui, per dare la parola ai lettori. Mi riservo di ritornare presto sul tema della libertà religiosa e su Giacinto Butindaro.
Sul sito possono seguire i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Butindaro_masson_MeG.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» (http://www.puntoacroce.altervista.org) e su altri associati ad esso.
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