La realizzazione della profezia
Fredy Gfeller
Non c’è nessuna necessità, per la fede, di vedere il compimento delle cose previste per porre la nostra fiducia nella Parola di Dio. Tuttavia Dio ha ritenuto opportuno riferirci parecchi avvenimenti che si sono svolti esattamente secondo l’annuncio profetico che ne era stato fatto. Basteranno tre esempi per dimostrarlo:
1. In Genesi 15:13-14:
Dio dice ad Abramo che i suoi discendenti avrebbero soggiornato in un paese straniero per quattrocento anni, dove sarebbero stati oppressi finché ne sarebbero usciti con grandi ricchezze per andare ad abitare in Canaan. L’inizio del libro dell’Esodo conferma questa profezia.
2. In Geremia 29:10-14:
L’Eterno manda a dire ai prigionieri di Babilonia che era stato determinato un periodo di settant’anni per la potenza dei re caldei, dopo di che il popolo d’Israele, là deportato, avrebbe potuto ritornare nella sua terra. E fu proprio settant’anni dopo l’inizio del regno di Nebucadnetsar che Ciro proclamò l’editto in cui invitava il popolo giudeo a ritornare in Palestina.
3. In Isaia 7:14; 9:5; 11:1; 53:1-12:
Circa settecentotrent’anni prima di Gesù Cristo, Isaia ha profetizzato la nascita del Messia. Al capitolo 7 v. 14 annuncia il suo concepimento nel seno di una vergine e gli dà nome Emmanuele (che significa: «Dio con noi»); all’inizio del cap. 9 dice in quale contrada sarebbe vissuto; all’inizio del cap. 11 troviamo che questo Messia è un discendente di Isai; al cap. 53 già citato è fatta menzione della sua sepoltura per opera di un uomo ricco, benché egli sia stato posto al livello dei malfattori. Tutti gli Evangeli dimostrano l’esattezza di queste testimonianze.
Se dunque la parte delle profezie già realizzate si sono avverate con un’ esattezza perfetta, sarà lo stesso di quella ancora futura. Alcuni particolari possono essere poco chiari per noi oggi, ma quelli che vivranno in quell’epoca conosceranno il modo con cui Dio ne otterrà la realizzazione, poiché «la conoscenza aumenterà» e «capiranno i savi» (Daniele 12:4-10).
Lo stesso Daniele non comprese quello che gli veniva annunziato; non ne aveva nessuna necessità e Dio glielo dice. Quando si realizzeranno gli avvenimenti, lo spirito di Dio indicherà chiaramente in che modo il loro corso corrisponderà alle profezie, pertanto i credenti di quel tempo ne potranno interpretare il senso esatto in tutti i particolari, senza nessuna difficoltà. A noi oggi basta conoscere il piano generale delle profezie per non lasciarci sviare da false applicazioni.
Aspettiamo il Signore! La sua venuta è imminente per prendere con sé la sua Chiesa. Il corso degli avvenimenti profetici riprenderà soltanto in seguito, e nessuno dei veri credenti sarà sulla terra per subirli, come abbiamo visto sopra. Ci sarà una tale distretta per quelli che oggi non avranno risposto alla chiamata del Signore, che siamo spinti a sollecitarli ancora, perché il loro cuore si apra all’Evangelo finché c’è ancora tempo. «Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza» (2 Corinzi 6:2). «Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori» (Ebrei 3:7).