I TERMINI "ANTICO TESTAMENTO" E "NUOVO TESTAMENTO"
Sin dalla fine del Il sec. d.C. i termini "Antico
Testamento" e "Nuovo Testamento" furono usati per
differenziare le Scritture ebraiche da quelle
cristiane. La raccolta ufficiale degli scritti
cristiani, fatta dopo la metà del Il sec., fu chiamata
Nuovo Testamento. Questa raccolta fu posta accanto ai
libri canonici ebraici come aventi pari ispirazione ed
autorità. Le scritture ebraiche furono allora
chiamate: "Antico Testamento". Tertulliano (ca. 200
d.C.), fu il primo ad usare il termine "Novum
Testamentum". In seguito divenne di uso generale e il
concetto di Bibbia cristiana si cristallizzò.
Applicati alle Scritture, i termini Antico Testamento
e Nuovo Testamento significano precisamente Antico e
Nuovo Patto, Il Patto (ebr. "berith", gr. "diatheke")
è una continuazione della designazione
veterotestamentaria della legge mosaica, il libro del
patto: "Il re salì alla casa del Signore, con tutti
gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di
Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo,
piccoli e grandi, e lesse in loro presenza tutte le
parole del libro del patto, che era stato trovato
nella casa del Signore" (2Re 23:2).
Paolo parla in questo senso della lettura dell' Antico
Patto: "Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti,
sino al giorno d'oggi, quando leggono l'antico patto,
lo stesso velo rimane, senza essere rimosso, perché è
in Cristo che esso è abolito" (2Corinzi 3:14).
Similmente, l'uso neotestamentario di "diatheke" non è
testamento o volontà come nel greco classico, ma
patto. L'uso più antico, in ogni caso, è fissato
troppo stabilmente per essere cambiato. È importante
notare che nel Nuovo Testamento, molti degli eventi
riportati (per esempio la maggior parte dei quattro
Vangeli) si verificarono sotto l'Antico Patto. La
morte di Cristo, accompagnata dal lacerarsi della
cortina che separava il luogo santo dal luogo
santissimo pose fine all'era della Legge e diede
inizio effettivamente aI Nuovo Testamento (Patto).
LE LINGUE DELLA BIBBIA
L'Antico Testamento fu scritto quasi interamente in
ebraico. Le sole porzioni scritte in aramaico, altra
lingua semitica affine all'ebraico, furono Esdra 4:8 -
6:18; 7:12-26; Daniele 2:4, 7:28, e Geremia 10:11. Il
Nuovo Testamento fu scritto interamente in greco.
L'archeologia ha mostrato che si trattava della lingua
comune ("Koine") del mondo greco-romano di allora.
ORDINE DEI LIBRI NELL'ANTICO TESTAMENTO EBRAICO
I libri canonici in una lingua ebraica moderna sono 24
e sono organizzati secondo una triplice suddivisione:
la legge (Torah), i profeti (Nebiim) e gli scritti
(Kethubim"), definiti anche: "I Salmi".
I 66 LIBRI DELLA BIBBIA
La Bibbia è composta da 66 libri così suddivisi: 39
libri dell'Antico Testamento e 27 del Nuovo Testamento
e sono stati scritti da circa quaranta persone.