FORUM BETESDA
FORUM BETESDA
FORUM BETESDA
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

FORUM BETESDA

Cristiani Evangelici Pentecostali
 
IndicehomePubblicazioniCercaUltime immaginiRegistratiAccedi

VIDEO

Contenuto del Forum
Messaggi e Studi

Note Bibliche di Henri Rossier

Le parabole del Signore ( Georges André )

Video e Documenti interessanti

Teofilo Tv

Video

Messaggi Audio

Cantici Cristiani

Messaggi di vari autori



Aprile 2024
LunMarMerGioVenSabDom
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930     
CalendarioCalendario
Argomenti più attivi
Baci tra ragazzi
La Gloria Con Cristo
Figli di Dio dove siete ?!!
OMOSESSUALITA'
Attenti al veleno antipentecostale!
Nasce risposteapuntoacroce
Il Samaritano è buono
Deità, dicotomia e unità: Risposta
L'Amico
Fede in Dio o Religione?
Argomenti simili
Parole chiave
proprio montisci innalzo FATTO GESù deciso vivo gloria mondo immagini anno movimento nome sono Grazie PODEROSO MIRACOLO seguire amor eterno cristo lode
Nuovi argomenti
» IL RITORNO DI CRISTO
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeLun Mar 27 2023, 10:31 Da Mimmo

» IL PEDOBATTESIMO
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeLun Mar 27 2023, 10:27 Da Mimmo

» Il peccato a morte di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:47 Da Mimmo

» Il peccato originale di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:45 Da Mimmo

» La vittoria sul peccato di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:43 Da Mimmo

» Le conseguenze sul peccato di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:42 Da Mimmo

» L’essenza del peccato di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:40 Da Mimmo

» L'ORIGINE DEL PECCATO di R. Bracco
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:38 Da Mimmo

» Il PAPA...... e la Parola di Dio
vita - Una scelta per la vita Testimonianz Icon_minitimeMer Mar 15 2023, 04:33 Da Mimmo


 

 Una scelta per la vita Testimonianz

Andare in basso 
AutoreMessaggio
girolamo
Admin
girolamo


Messaggi : 2128
Punti : 6373

vita - Una scelta per la vita Testimonianz Empty
160312
MessaggioUna scelta per la vita Testimonianz

Aurelio Palazzuolo
Una scelta per la vita.


Mi chiamo Aurelio, sono nato a Palermo e sono cresciuto in una famiglia tradizionalmente cattolica, in seno alla quale ho imparato una buona educazione, il rispetto (anche se a distanza) per Dio, per il prossimo e per me stesso.
Non ho avuto una vita difficile fatta di droghe, di alcool o di altro. Sono stato una di quelle persone di cui spesso si dice con una certa facilità: “è un bravo ragazzo”.
Fin da bambino, anche se non amavo molto le compagnie di coetanei che tendevano a fare del male agli altri, ho combinato delle marachelle, ma pur tuttavia non sono mai andato al di là di certi limiti consentiti da quello che si può considerare un’infanzia normale.
Apparentemente non mi mancava niente, anche se i miei genitori non potevano permettersi grandi cose, ma sia io che i miei fratelli ci accontentavamo di quello che avevamo e quello che non potevamo avere per ovvie ragioni, potevamo solo desiderarlo.

Dentro di me c’era un grande vuoto, anche se non ne ero consapevole; ero incompleto, ma vivevo la mia vita nella maniera più normale possibile.
La domenica andavo in chiesa solo “per levarmi il pensiero”, perché così ero abituato a dire ed a fare.
Una mia compagna di scuola, che grazie a Dio è tutt’ora una sorella in Cristo, mi parlò di Gesù, mi regalò una Bibbia e mi invitò ad un culto Evangelico.
Andai a quel culto insieme ad un altro compagno di scuola, ma il nostro, fu un tentativo andato a vuoto di conoscere qualche ragazza.
Quando entrai in quella chiesa, mi sono sentito un pesce fuori dall’acqua, perché ero abituato al silenzio assoluto e oserei dire al “mortorio” delle Chiese Cattoliche, e quindi, il modo di pregare degli Evangelici mi disturbò e per di più mi sembrava una esagerazione.
Non approfittai del fatto che Gesù mi chiamava a sé e non ascoltai per niente i consigli che mi aveva dato la sorella; infatti, anziché leggere la Bibbia , la conservai per diverso tempo.

Fu proprio qualche giorno prima che mi arrivasse la lettera di assunzione del mio nuovo lavoro, che il Signore cominciava a preparare per me qualche cosa di bello e di inaspettato.
Conobbi una ragazza, che è poi diventata mia moglie, la Sorella Ada , la quale da piccolina aveva frequentato proprio quella Comunità Evangelica di cui parlavo prima, ma per questioni legate alla sua famiglia, venne a mancare, per lei, la possibilità di continuare a frequentarla.
Ricordo che quando Ada iniziò a parlarmi di Gesù, mi fece una domanda, mi chiese: “Secondo te è giusto che i bambini siano battezzati?”.
Per me non era mai stato giusto che i bambini venissero battezzati, perché pensavo che essi sono delle creature innocenti che non possono neanche parlare e quindi non potevano commettere alcun peccato.
Risposi con naturalezza e con prontezza di no, però da quel momento, e non saprei spiegarmi perché, ho avuto paura che lei potesse farmi entrare in qualche discussione o in qualche situazione che era più grande di me e quel giorno non volli più parlare di quei argomenti che riguardano la sfera divina.

Non avevo la più pallida idea di dove avrebbe voluto arrivare Ada, ma ora comprendo che, da quel giorno, aveva nel cuore di evangelizzarmi e il suo parlare era dolcissimo; mi diceva, infatti, che Gesù aveva per me un amore particolare; mi parlava spesso della Parola di Dio ed io ne rimanevo incantato perché non avevo sentito parlare nessuno a quel modo ed anzi ero un po’ invidioso; pensavo fossero qualcosa che non potevo avere sulle mie labbra e cominciai a sentirmi, e lo ero, troppo lontano da Dio che per me era irraggiungibile.
In quel periodo Ada ricominciò a frequentare la Chiesa Evangelica , anche perché non essendo più una bambina, aveva acquisito una certa autonomia.
Malgrado mi piacesse il parlare di Ada, ogni domenica io l’accompagnavo in Chiesa e poi andavo via.
Fu un periodo in cui caddi in una profonda crisi esistenziale; mi sentivo confuso e mi trovai di fronte ad un importantissimo bivio dal quale partivano due strade completamente differenti tra loro.
Da una parte c’era una religione formale, solo esteticamente perfetta, che chi avrebbe palesemente abbandonato era considerato come uno sbandato, come un “fuori di cervello”; una religione condita di tradizioni, che bene o male avevo sempre rispettato e anche di cosiddetti “dogmi della fede” che dovevano essere osservati anche se erano sbagliati e d’altro canto non potevo sapere fino a quanto potevano essere corretti!

Dall’altra parte c’era un modo diverso di accostarsi a Dio che includeva soprattutto l’osservanza della lettura giornaliera della Bibbia in maniera scrupolosa e poi vedevo che Ada, tutte le volte che usciva dalla Comunità era felice, sorridente e mi diceva che aveva tanta gioia nel cuore perché aveva pregato, cantato, ascoltato e quindi partecipato attivamente al culto insieme a tante altre persone.
Se quindi nel mio cuore da un lato c’era il problema di poter lasciare in asso qualcosa che fino a quell’età non mi aveva per nulla soddisfatto, ma che per i miei, era qualcosa di vitale importanza in quanto osservavano una religione tramandata dai loro genitori, da un altro lato c’era la curiosità di scoprire fino in fondo come scaturiva nel cuore di Ada la gioia visibile anche ad un occhio disattento!
Era un bel problema per me. Che dovevo fare, quindi? Cosa dovevo scegliere? Le tradizioni, o la Parola di Dio? Il Papa o Gesù?
Le grandi cattedrali adornate d’oro dove c’era un gran silenzio anche quando nelle funzioni religiose il prete diceva: “…..preghiamo…..”, oppure un locale piuttosto umile, da aprire alzando una saracinesca posta all’entrata, dove ognuno poteva lodare liberamente il Signore nella preghiera e nella testimonianza?
Questo era il mio insistente e lacerante dilemma, che ben presto il Signore ha risolto.

La domenica successiva, il desiderio che avevo nel cuore vi era rimasto e poiché Ada non mi chiese (come tutte le altre domeniche precedenti) se avrei voluto entrare in chiesa, io le manifestai le mie intenzioni di partecipare al culto domenicale.
Da quella domenica in poi, iniziai a frequentare regolarmente i culti, inizialmente soltanto la domenica.
Durante le predicazioni non facevo altro che piangere perché le parole che venivano pronunciate dal pulpito, mi toccavano in maniera profonda e mi chiedevo come mai avevo perso tanto tempo!
Ricordo che il Signore fece un’opera meravigliosa in me; avevo infatti un forte mal di testa che mi perseguitava spesso per una sinusite accertata con delle radiografie, ma io chiedevo continuamente al Signore di farmi un Suo figliolo. Egli ascoltò la mia preghiera, mi fece un Suo figliolo e mi guarì dalla sinusite.
Inoltre, puntualmente ad ogni inverno mi spuntavano i geloni alle mani ed ai piedi, ma il Signore mi ha tolto pure quelli.
Egli mi ha fatto un uomo nuovo, ha messo dentro di me il desiderio di conoscerlo, amarlo e servirlo.

Mi pentii di avere conservato per tanto tempo quella Bibbia, ma poi la ripresi e a poco a poco cominciai a leggerla e lo Spirito Santo mi aprì gli occhi della fede: il cuore!
Costatavo sempre di più che tutto quello che mi diceva Ada e tutto quello che il pastore diceva dal pulpito erano parole vere, parole sante che davano vita al mio cuore e speranza alla mia anima.
Soltanto ora potevo scoprire che Gesù ha dato la sua vita sul duro legno della croce per pagare i miei peccati e desidera soltanto che ogni persona arrivi a conoscerlo e ad amarlo; solo ora potevo sapere che la madonna, i santi, devono essere per noi degli esempi di persone pie, ma non vanno né pregati, né adorati, né venerati, perché Dio è un Dio geloso ed ogni cosa che bisogna chiedere a Lui, va chiesta solo ed esclusivamente nel nome di Gesù; solo ora potevo comprendere che tra Dio e l’uomo vi è un solo mediatore: Gesù Cristo.
Avevo tanto bisogno di sentirmi parlare dell’amore di Dio che rimuove ogni ostacolo e supera ogni barriera ed ogni difficoltà, che mette chiarezza anche dove le tenebre sono fitte.
Ma dovevo sapere anche che chi vuole amare e servire il Signore, prima o poi avrà delle difficoltà e questo lo costatai sulla mia pelle.

Volevo trasmettere ai miei familiari la gioia che avevo nel cuore, ma non sapevo da dove e come cominciare.
Un giorno, temendo la reazione dei miei genitori, con la voce tremante dissi a mia madre: “….sai mamma, frequento una chiesa……. Ma dovresti sentire le belle parole che vengono dette dal pulpito……… però in questa chiesa non ci sono preti!”, e mia madre: “ci sono monaci?”, “no”, dissi “…non ci sono né preti, né monaci….”.
Allora mia madre insospettitasi da questa risposta, mi chiese che tipo di chiesa fosse, ed io come se volessi liberarmi da un grande peso risposi che si trattava di una Chiesa Evangelica.
Avrei voluto passare metà della gioia che avevo nel cuore ai miei familiari, tanto ero entusiasta dell’Evangelo!
Purtroppo, non erano dello stesso avviso i miei familiari; per loro sono stato un traditore della religione cattolica e della famiglia; da quel giorno cominciavano a trattarmi male; mi parlavano con arroganza; se mi dovevano dare qualcosa me la tiravano.
Un giorno mia madre venne incontro a me con un bastone ed in maniera minacciosa cominciò a gridare contro di me; riuscii a toglierle il bastone dalle mani, quando entrò mio padre, vedendomi il bastone in mano pensò tutto il contrario di quello che avrebbe potuto succedere.
Per mia madre, sarebbe stato meglio che io fossi uno spacciatore, un ladro o un ubriacone, ma non un Cristiano Evangelico.

La mia vita era cambiata; ora amavo il Signore, leggevo la Sua Parola , la meditavo e questa metteva in me la forza di andare avanti anche in mezzo a quelle difficoltà.
Pregavo il Signore e Gli chiedevo di vincere per me, ma io non odiavo affatto i miei familiari, anzi pregavo per loro, per la loro salvezza. Per tanti anni il Signore Gesù era stato per me un “illustre sconosciuto” ed io andavo d’amore e d’accordo con i miei familiari; ora che mi avvicinavo all’amore di Dio, alla conoscenza della Sua Parola, alla Sua grazia, alla Sua presenza; ora che mi stavo interessando al fine di poter avere un futuro migliore per la mia anima, ecco che si era scatenata una bufera.
I miei fratelli stessi non mi consideravano più come prima, per loro ero una persona che aveva fatto un “chissà che cosa”.
E’ comunque sempre attuale quel versetto che dice: “Non pensate ch’io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua” (Matteo 10:34-36).
I miei genitori quasi quasi non mi volevano più in casa; hanno “lasciato” (per quel che li riguardava) il mio fidanzamento, ormai diventato ufficiale (io no); volevano rivolgersi al Papa per farmi “scomunicare” (come dicevano loro); mia madre voleva venire nella caserma dove lavoro per gridare a tutti che ero un Evangelico.
Sembrava che avessi contratto la peste.

In tutto questo chiedevo al mio Signore di aumentarmi sempre di più la pace che avevo nel cuore; li amavo, li sopportavo, anche se agivano in quel modo e sapevo che lo facevano perché si sentivano umiliati nel loro orgoglio.
Il figlio più piccolo, quello che doveva sottostare sia a loro e possibilmente anche agli altri figli più grandi era diventato "...il saputello della famiglia, ora …siamo noi gli ignoranti!" (così mi dicevano).
Ho avuto tanti contrasti in seno alla mia famiglia di origine, ma se da un lato vedevo che i miei familiari mi disprezzavano, potevo essere nello stesso tempo gioioso nel sapere che un’altra grande famiglia costituita da fratelli e sorelle nel Signore mi aveva benevolmente accolto.
Ho trovato tantissimi fratelli con i quali condividiamo gli stessi pensieri cristiani nel Signore.
La Parola di Dio ci fa sapere che se anche i nostri genitori, ci abbandonassero, questo non lo farà il Signore (Salmo 27:10), che ci ama di un amore particolare.

Il Signore, nel corso degli anni, ha continuato a fare delle cose meravigliose nella mia vita; mi ha battezzato nello Spirito Santo facendomi gioire grandemente; mi ha dato una famiglia composta oltre che dalla Sorella Ada anche da due figli, Emanuele ed Alessandra.
Inoltre con il passare degli anni ha fatto si che potessi recuperare i rapporti con i miei familiari.
Purtroppo mio padre, adesso non c’è più, e fino all’ultimo istante della sua vita non ha voluto accettare il Signore come suo personale Salvatore e quindi è morto due volte, ma questo non è dipeso dal Signore.
Ho riacquisito un ottimo rapporto con mia madre, in quanto il Signore mi ha dato grazia e modo di poter mostrarle l’amore di Dio nelle varie circostanze della vita, con la sottomissione ed il rispetto dovutole, ma facendole anche capire con intelligenza che Dio va messo al primo posto sempre e comunque.
Ora ha un’opinione diversa del cambiamento che è avvenuto nella mia vita, anche se a fatica sto cercando, con l’aiuto del Signore di farle capire che Dio non ama né tradizioni, né dogmi di fede non contemplati dalla Bibbia, né immagini e idoli vari, ma che noi possiamo e dobbiamo avere un rapporto intimo e personale col Signore, affinché il nostro cuore sia ripieno di quei sentimenti preziosi di cui Cristo ne è la fonte unica.

Servo il Signore tra i Gedeoni e periodicamente andiamo negli ospedali a portare i Nuovi Testamenti a coloro che li accettano e molto spesso, quando ci è data l’occasione incoraggiamo le persone a cercare il Signore, a leggere la Parola di Dio e a stare in piena comunione con Lui.
Inoltre faccio parte di un gruppo di fratelli con i quali evangelizziamo nelle strade, nelle piazze e dove il Signore ci manda.
Desidero incoraggiare tutti coloro che stanno attraversando l’esperienza che io ho vissuto, dicendo loro: “Fratello, sorella, non guardare né a destra né a sinistra, né a quello che ti dicono, né a quello che ti fanno, sappi che Gesù ti ama così come sei e vuole darti la vita eterna. Cosa ti potrà offrire l’uomo, in cambio di tutti i benefici che Dio ti vuole dare?. Tutte le volte che prego chiedo al Signore di volerlo servire, dove, come e quando Lui vuole. Fallo anche tu!".
Per tutto questo, vi chiedo di pregare per me, affinché il Signore possa continuare a portarmi avanti nelle Sue vie.
Torna in alto Andare in basso
Condividi questo articolo su: reddit

Una scelta per la vita Testimonianz :: Commenti

Nessun commento.
 

Una scelta per la vita Testimonianz

Torna in alto 

Pagina 1 di 1

 Argomenti simili

-
» Una scelta non facile-Testimonianza
»  La tua vita
» La mia vita

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
FORUM BETESDA  :: Betesda :: Messaggi e studi --
Vai verso: