Il sole della giustizia e la stella del mattino
William Joseph Lowe
«Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali.» Malachia 4:2
«Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino.» Apocalisse 22:16
— Qual è la differenza tra «il sole di giustizia» e «la stella del mattino», che sembrano essere raffigurazioni di Cristo?
È vero, Cristo è rappresentato con queste due immagini nel testo biblico.
La prima si trova nell’ultimo capitolo del profeta Malachia, che annuncia la seconda venuta del Signore in gloria e per il giudizio. Definiamo questa venuta come «seconda», anche se nell’Antico Testamento si parla di una venuta sola, perché il Messia è sempre presentato in modo personale e non si fa distinzione tra le due venute di Cristo.
Quando venne la prima volta, spiegò che questa prima venuta aveva lo scopo di salvare il mondo e non di giudicarlo; perciò disse: «Io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo» (Giovanni 12:47). Inoltre, dopo aver parlato apertamente per la prima volta della Sua morte e della Sua risurrezione, ha detto chiaramente che il Figlio dell’uomo doveva venire una seconda volta nella gloria del Padre con gli angeli, e in quell’occasione avrebbe reso a ciascuno secondo l’opera sua (Matteo 16:21-27). A questa seconda venuta in gloria fa riferimento il passo di Malachia.
Il «sole di giustizia» brillerà e quelli che temono il Suo Nome si rallegreranno e troveranno la guarigione e la salvezza nelle Sue ali, mentre per i malvagi «il giorno» sarà come un fuoco (paragona con 1 Corinzi 3:13), e tutto ciò che non sopporterà la prova della santità di Dio sarà bruciato.
Come il sole, quando si alza il mattino, diffonde ovunque i suoi raggi benefici, la sua luce ed il suo calore, anche «la conoscenza dell’Eterno riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare.» (Isaia 11:9 e Abacuc 2:14)
Queste profezie fanno riferimento al giorno in cui il Signore Gesù Cristo verrà nella gloria e stabilirà il Suo regno di giustizia sulla terra. Se leggiamo Apocalisse 20:6, sappiamo che questo regno durerà mille anni: «Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni» (Apocalisse 20:6).
Nell’ultimo capitolo dell’Apocalisse, il Signore si sta rivolgendo a quelli che Lo conoscono attualmente, cioè «in seno alle chiese» cristiane. Egli presenta la Sua seconda venuta come molto vicina ed utilizza la nuova figura della «lucente stella del mattino».
«Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.» (Apocalisse 22:12) Lo Spirito e la Sposa del Signore comprendono questa espressione e rispondono immediatamente: «Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni.» (Apocalisse 22:17)
La stella del mattino si mostra ai nostri occhi prima che spunti il sole; sovente è visibile molto tempo prima che il chiarore dell’aurora abbia cominciato a spuntare ad oriente. La sua luce pura, che brilla nel cielo, attira i pensieri verso l’alto. Essa è l’emblema:
di ciò che Cristo è per la Chiesa che è il Suo Corpo, cioè la Sua Sposa;
della speranza celeste che la Chiesa possiede e che la caratterizza.
Il mistero della Chiesa, nascosto nei tempi antichi, non viene mai presentato come una dottrina e non è neppure un argomento profetico presente nell’Antico Testamento. Lo si può solo intravedere in alcune immagini; la spiegazione del loro significato nascosto è stata svelata dallo Spirito Santo, quando è sceso quaggiù dopo la glorificazione del Signore Gesù e quando ha formato la Chiesa sulla terra.
Citiamo uno di questi tipi della Chiesa nell’Antico Testamento: Eva, la moglie di Adamo, viene spiegata spiritualmente in Efesini 5:31-32: «Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa».
La rivelazione di questo mistero fu affidata all’apostolo Paolo: «Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui; vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo... A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio» (Efesini 3:5-9).
La Chiesa — formata da tutti i veri credenti vivificati dallo Spirito Santo è diventata il corpo del Signore — è unita a Cristo come le membra del corpo, per cui è scomparsa ogni distinzione di nazionalità (Colossesi 3:11).
La vocazione del cristiano è celeste. La sua vita è ora nascosta con Cristo in Dio; quando Cristo sarà manifestato, allora anche noi saremo manifestati con Lui in gloria (Colossesi 3:1-4). Quando Gesù regnerà, anche noi regneremo. Questo dimostra che prima di manifestare la Sua gloria su tutta la terra come «sole di giustizia», Cristo verrà a cercare la Sua Chiesa e la farà entrare nella gloria che ha preparata (1 Tessalonicesi 4:15-18).
Nell’Antico Testamento, questo aspetto non era stato mai accennato nella profezia. Considerate invece Apocalisse 19:13, in cui si parla delle nozze dell’Agnello che sono celebrate prima che il Signore, come Parola di Dio, esca dal cielo per giudicare il mondo.
Che Dio, nella Sua bontà, attacchi sempre di più i nostri cuori alla persona di Cristo, affinché siamo guidati in ogni cosa dallo Spirito Santo per formare in noi degli affetti celesti; ci spinga a sacrificare ogni privilegio terrestre, a soffrire ora con Cristo, per aspettare e adorare nei nostri cuori «la lucente stella del mattino».
«Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori» (2 Pietro 1:19).