[center]Romani 12:14-15 Il versetto 14 contiene un comandamento che umanamente parlando, è uno dei più difficili nella Bibbia, perché va completamente contro la nostra tendenza umana. Leggiamo Romani 12:14. “Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite.” (Romani 12:14 NRV)
Questo insegnamento è molto più forte di quello contenuto al versetto 19 di questo stesso capitolo... “Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.” (Romani 12:19 NRV) Il v.19 ci dice, effettivamente, di non rendere male per male; ma il v.14 ci comanda addirittura di benedire quelle persone che ci perseguitano! Questo insegnamento è molto simile a quello di Gesù nel sermone sul monte, contenuto in Matteo 5:44, in cui leggiamo: “Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano,” (Matteo 5:44 NRV) Notiamo che in Matteo 5:44 che Gesù elenca tre gruppi di persone: coloro che ci maledicono (e sappiamo che le parole fanno molto male), coloro che ci odiano, e coloro che ci maltrattano e ci perseguitano. Oh carissimi, non stiamo parlando di dottrine intellettuali. La Parola di Dio ci parla delle situazioni in cui viviamo. Credo che conosciamo tutti, in un modo o nell’altro, il terribile dolore che si prova, quando qualcuno ci considera nemici, o quando qualcuno ci maledice, apertamente o di nascosto. Poi, quando qualcuno ci odia, proviamo un dolore ancora peggiore. Se poi qualcuno, oltre ad odiarci ed a dire cose brutte, arriva ad agire contro di noi, maltrattandoci o perseguitandoci, il dolore diventa quasi insopportabile. Gesù capiva tutte queste cose, perché Egli ha subito molto più odio, e false maledizioni, ed è stato maltrattato e perseguitato, infinitamente di più di quanto dovremmo mai noi subire. Gesù, quindi, comprende pienamente, quando noi dobbiamo subire queste cose. Egli sa quanto ci fanno male. Eppure Gesù ci insegna che nei confronti di coloro che parlano male di noi e ci odiano, e che ci fanno del male, dobbiamo mostrare vero amore, dobbiamo benedire, dobbiamo fare del bene, ovvero, impegnarci in modo pratico per ottenere il loro bene, e dobbiamo pregare per loro. Chi è capace a fare così? Nella nostra carne, non siamo capaci. Però, chi è salvato non è solo, è “in Cristo”, e ha la potenza di Dio che opera in lui. Quindi, chi è in Cristo può ubbidire ai comandamenti di Dio. Per mezzo di Cristo in noi, possiamo ubbidire a questo comandamento. Gesù ci insegna qualcosa di simile in Luca 6:27. “«Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano;” (Luca 6:27 NRV) L’insegnamento è ripetuto varie volte, in varie forme, perché è estremamente importante. Per vedere un esempio di questo tipo di comportamento, basta pensare all’Apostolo Paolo. Notiamo come egli descrive il ministerio suo e dei suoi collaboratori, in 1Corinzi 4: “e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo;” (1 Corinzi 4:12 NRV) Se consideriamo la vita di Paolo, vediamo che egli è stato ingiuriato, perseguitato e diffamato in modo terribile, di volta in volta, molto peggio di quanto la maggioranza di noi dovrà mai subire. Eppure, la potenza di Dio che operava in Paolo era sufficiente per lui affinchè potesse ubbidire a questo comandamento. La potenza di Dio è all’opera anche nella nostra vita. Quindi, possiamo essere sicuri che la potenza di Dio che opera in noi sarà sufficiente per permettere anche a noi di ubbidire. Dio ci comunica questa verità anche tramite Pietro in 1Pietro 3. “non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.” (1 Pietro 3:9 NRV)
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