La risurrezione di Gesù: menzogna o verità?
In Matteo 16,21 leggiamo: «Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno.»
Da risorto, molti Lo videro: «E, alzatisi in quello stesso momento, tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, i quali dicevano: "Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone"» (Lc 24,33-34). «Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me» (I Co 15,3-
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C.S. Lewis era un accademico e filosofo ateo, autore di diversi libri e scritti. Nelle sue riflessioni su Gesù Cristo arrivò alla seguente conclusione: nessuno può giungere ad affermare che Gesù sia stato solo una brava persona. Perché? Perché una brava persona, e un religioso, non affermerebbe mai di essere Dio. Proprio questa affermazione innalza Gesù a un livello superiore. Pertanto è assolutamente logico affermare che Gesù fosse più che un bravo uomo, e cioè che fosse il Figlio di Dio.
Noti storici romani e giudei come Plinio, Tacito, Claudio e Flavio Giuseppe narrano della risurrezione di Gesù e delle reazioni che suscitò (si veda questa pagina). Flavio Giuseppe scrisse: «Quest'uomo era il Messia, e dopo che Pilato, su invito del nostro capo, lo condannò a morte, quelli che Lo amavano non furono da Lui abbandonati, poiché Egli apparve loro nuovamente dopo tre giorni, come avevano predetto i santi profeti»" (Antiquitates, 18.3.3).
Lord Littleton e Gilbert West, entrambi membri di un club ateista, cercavano di mettere in dubbio la risurrezione di Gesù e quindi erano costretti a confrontarsi in modo approfondito con questo argomento. Per produrre delle controprove, erano ovviamente costretti a fare riflessioni serie e coerenti. Entrambi erano giuristi, quindi persone dotte e istruite a controllare e soppesare argomentazioni e indizi. Il risultato del loro lavoro fu che entrambi divennero credenti. Rifletterono, furono coerenti e onesti intellettualmente e quindi non avevano altre possibilità. Deposero le armi davanti al Signore risuscitato.
Gli apostoli e i testimoni della risurrezione di Gesù erano pronti a morire per questa verità. Lo sarebbero mai stati se si fosse trattato di inganno, seduzione e menzogna? Consacrarono la loro vita alla risurrezione di Gesù, che si trova al centro del loro messaggio e della loro dottrina. Qualcuno ha detto: «Come potrebbe mai essere la menzogna la base di una dottrina che nella storia ha costituito la maggiore influenza positiva?»
Lee Strobel, reporter giuridico e giornalista, si autodefiniva ateo, ma meravigliato del cambiamento positivo del carattere di sua moglie tramite la fede in Gesù, volle indagare a fondo sul «caso Gesù». Le sue esperienze professionali gli furono molto utili in tal senso, infatti Lee raccolse e controllò testimonianze, prove scientifiche, prove indiziarie, perizie psicologiche. Chiese a numerosi scienziati americani di mettere a disposizione le loro risorse sul campo. Lee Strobel li intervistò come se la fede fosse un caso criminale. Voleva prove tangibili della vita e risurrezione di Gesù. Era alla ricerca della verità, la trovò e diventò un cristiano convinto. Ha descritto la sua storia nel libro: «Der Fall Jesus» (Il caso Gesù).
Dove possiamo trovare la verità, se non in Gesù Cristo, che ha annunciato la più grande verità sulla vita, sulla morte e sulla risurrezione? Chi non crede in Gesù Cristo resta alla ricerca e non trova pace; anche questa è una prova che Gesù è la Verità. Proprio questo dimostrano le religioni che non mettono al centro Gesù Cristo, la Sua morte e la Sua risurrezione. Tutte le forme di religioni orientali, i metodi esoterici, la ricerca di equilibrio, dell'io interiore e del centro dell'energia nonché dell'armonia interiore non sono in grado di dare risposta alla grande incertezza dell'uomo, perché in esse non si trova alcuna verità valida.
Perché invece coloro che trovano Gesù e danno a Lui la loro vita trovano la pace? Perché Cristo è il cardine ovvero l'ancora della verità. Solo per questo la Bibbia offre la certezza di fede, rispetto alle tante religioni. Da nessuna parte, con la religione, si ottiene questa certezza, restano sempre dei forse e l'eventualità dell'insicurezza. Tutto cambia invece con Gesù. Della fede in Lui è scritto in I Giovanni 5,13: «Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.»
Per riassumere, possiamo dire: Gesù non è solo un segnale, bensì la Via. Non è solo un amante della verità, bensì la Verità. Non solo vivente, bensì la Vita. Gesù è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione, «il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione» (Rm 4,25).
Un giorno tutti gli uomini di ogni epoca udranno la voce del Figlio di Dio, risusciteranno e dovranno comparire davanti a Lui, stavolta come Giudice. Chi crede già da ora alla Sua Parola, risorgerà a vita eterna e non sarà perduto. «In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno» (Gv 5,25).