Significato del sale
William Joseph Lowe
«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.» Matteo 5:13
«Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri.» Marco 9:50
— Cosa rappresenta il sale in questi passi?
A livello generale, il «sale» presenta un contrasto con la corruzione. È un agente conservatore contro il deterioramento dei cibi, per il mantenimento efficace della loro purezza. Inoltre, possiede il «sapore» che rende i cibi gradevoli al gusto. «Si può forse mangiar ciò che è insipido, senza sale?» (Giobbe 6:6)
Così comprendiamo la ragione per cui, nelle direttive date da Dio per i sacrifici, il sale viene citato in rapporto al patto con Dio. Ogni offerta doveva essere «condita con sale»: «Condirai con sale ogni oblazione e non lascerai la tua oblazione priva di sale, segno del patto del tuo Dio. Su tutte le tue offerte metterai del sale» (Levitico 2:13). Questo ricordava al cuore del fedele israelita che i sacrifici non erano una semplice formalità a cui ogni uomo, puro o impuro, poteva partecipare. Dio, che sonda i cuori, vuole la verità nell’uomo interiore: «Ma tu desideri che la verità risieda nell’intimo» (Salmi 51:6). Dio richiede un cuore retto, onesto, la purezza delle intenzioni e degli affetti, in tutti quelli che si avvicinano a Lui in virtù di questo patto che non sarà mai violato da parte di Dio.
Il Signore, nel capitolo 9 di Marco, alla fine del passo solenne che pone davanti a noi l’alternativa tra «la vita» e i tormenti della geenna, fa allusione non solo alle ingiunzioni citate sopra riguardo ai sacrifici, ma anche al «sapore» del sale, citato anche nel vangelo di Luca al capitolo 14.
«Condirai con sale ogni oblazione»: il termine «oblazione» deve evidentemente essere compreso nel senso che l’apostolo dà alla parola «sacrificio» nell’epistola ai Romani (12:1; 15:16); in altre parole, è l’oblazione di un vero cristiano, che appartiene a Dio in virtù della grazia di cui è oggetto, e che deve essere mantenuto in uno stato di purezza che corrisponde alle sue relazioni con Dio.
Il credente deve dunque porre una grande attenzione a questa purezza; deve vegliare affinché nulla venga ad interrompere queste relazioni, sia a causa delle pressioni del cuore carnale, sia nei suoi rapporti con il prossimo. Il Signore ci esorta: «Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».
Se non si fa attenzione a mantenere e a conservare una coscienza sensibile e pura, il «sale» può «perdere il suo sapore». In questo caso, chi potrà agire in noi per ricuperare degli affetti corrotti e rovinati, o per renderci attenti quando abbiamo mancato ai nostri doveri? Lo Spirito Santo, per mezzo della Parola di Dio, fa sì che i nostri cuori siano occupati da Cristo: in questo modo saremo protetti grazie ad un giudizio costante di noi stessi, occupazione fondamentale per un cristiano che cammina in presenza di Dio.
Occorre una grande vigilanza; è necessario un grande coraggio per ubbidire; bisogna perseverare nella preghiera nell’attesa del ritorno di Cristo. «Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, a vita eterna.» (Giuda 20 e 21)
Nel passo di Matteo 5:13, il Signore dice che i cristiani sono «il sale della terra»: questo è un grande privilegio che risveglia gli affetti collocati da Dio nel credente e li esercita in favore di un mondo che «giace sotto il potere del maligno» (1 Giovanni 5:19).
Se la pazienza di Dio si esercita costantemente verso i peccatori in questo periodo della grazia, i cristiani devono comprendere la loro responsabilità di «pregare per tutti gli uomini», affinché Dio, nella Sua bontà, sospenda il giudizio finché tutti i peccatori si convertano (1 Timoteo 2:1-6).
Il Signore ha trovato un tesoro nel «campo» di questo mondo e l’ha nascosto; ma ci dice di aver comprato il campo a causa di questo tesoro: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.»(Matteo 13:44).
È necessario che ognuno di noi sia convinto da questo pensiero e che il nostro comportamento nei confronti del mondo sia caratterizzato dalla grazia del Signore che è venuto per salvare e che, a questo scopo, ha donato la Sua vita. In questo senso i credenti sono il sale della terra, perché a causa di essi Dio ha pazienza verso la terra e non la distrugge per la sua corruzione. Questa è una ragione di più per il credente di vegliare affinché il sale non perda il suo sapore.