Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio
di Roberto Bracco
Il mondo è dominato dal peccato; Dio lo afferma e la nostra esperienza ci obbliga ad arrenderci a questa innegabile realtà. Non mancano negatori di questa verità; individui che sostengono che il peccato è frutto dell’immaginazione dei moralisti religiosi o sociali: l’uomo è buono ed il mondo è bello, essi affermano, e qualche piccola deviazione deve essere accettata come diversivo necessario per rendere più interessante la vita.
Ma le “piccole deviazioni” delle quali parlano costituiscono quel mare di fango nel quale tutti affogano: guerre, odio, ingiustizie, soprusi, razzismo, crimini, passioni, vizio, stanno intorno a noi per ricordarci ogni momento che il male è la regola del genere umano ed il bene è soltanto la rara eccezione.
Un servo di Dio scriveva molti anni fa: “Il peccato degli uomini è dimostrato dal fatto che non basta una parola, ma ci vuole un contratto; non basta una porta, ma ci vuole una serratura; non basta un regolamento, ma ci vuole un corpo di polizia”.
Tutti, indistintamente, tentano l’evasione, il sopruso, la frode; tutti amano il piacere proibito, l’eccitazione disonesta, il godimento impuro. Tutti hanno peccato e poiché il peccato separa ed allontana da Dio, tutti sono privi della gloria di Dio.
Quel mondo che è stato creato per essere non soltanto una immagine della gloria di Dio, ma il tempio stesso della benedizione divina, ha prima rifiutato e respinto il proprio Creatore ed ha poi alterato le forme che ne rispecchiavano la grandezza e la gloria. Oggi possiamo vedere ovunque l’esaltazione dell’uomo, cioè la manifestazione più impudica dell’orgoglio umano, ma non possiamo incontrare ed ammirare la “gloria di Dio” perché è assente.
E questa assenza, provocata dall’uomo rappresenta, in ultima analisi, la più chiara ed impressionante prova del peccato della società. Dove non c’è il sole, c’è l’ombra e dove al sole si chiudono le imposte c’è un’ombra voluta e volontariamente ottenuta; dove Dio è stato rifiutato, respinto, contestato, c’è il peccato e questo è anche oggi, come ieri, il dramma dell’umanità: uno stato generale di corruzione vissuta nell’oscurità più profonda derivante dalla separazione da Dio.
Ma apri il Vangelo e troverai una parola di speranza!
Riepilogo: Gesù Cristo, Salvatore, è l’unica speranza per un mondo perduto.