Or appetite, come a gara, i doni migliori. I Corinzi 12:31
di Roberto Bracco
Uno degli esercizi spirituali che impegna i credenti nella vita comunitaria è quello della ricerca dei doni di Dio. La comunità è assomigliata ad un organismo composto di membra, apparati, sistemi: ogni parte dell’organismo svolge una missione nel corpo e per il corpoin forza di una propria funzionalità.
Il credente assolve il proprio compito nella comunità, quando esercita quei doni spirituali necessari alla vita e all’edificazione dei popolo di Dio e quindi deve sentirsi responsabilmente impegnato a desiderare e cercare tutti i carismi dello Spirito offerti dalla prodigalità di Dio.
Questo non vuoi dire che ogni cristiano debba necessariamente possedere tutti i doni soprannaturali che vengono dallo Spirito, ma chiarisce che ogni credente deve essere consapevole del fatto che il “ corpo” esige la presenza di membra vive ed attive in tutte le funzioni richieste dalla vita cristiana. Desiderare e cercare tutti i doni di Dio, vuoi dire infatti, aprirsi all’opera che io Spirito vuoi compiere nella chiesa; quando questa disponibilità è generale, lo Spirito può liberamente distribuire questi meravigliosi carismi.
Anche tu sei entrato a far parte del popolo del Signore hai ” diritto “ a questi doni e di conseguenza hai il ” dovere”di desiderarli e di cercarli per dare in concreto il tuo contributo alla vita della comunità.
Forse vuoi sapere quale metodo bisogna seguire per cercare ed ottenere i doni spirituali. li ragionamento potrebbe anche essere lungo, ma la sintesi è espressa in poche e chiare parole:
« Riconoscere che la vocazione cristiana impone l’appartenenza alla chiesa come quella delle membra ai corpo.
Accettane il principio biologico che le membra ricevono dai corpo, ma contribuiscono anche alla vita dei corpo, attraverso un processo di reciproca assistenza.
Accostarsi a Dio in preghiera e in sincera disposizione interiore per chiedere e ricevere la benedizione dei Suoi doni.
Proporsi fermamente di possedere e di usare ogni dono per l’edificazione altrui e soltanto alla gloria di Dio, conservando sempre la più profonda umiltà.
Ed infine esercitando i doni divini con franchezza che sia sempre equilibrata dalla più profonda subordinazione alla guida divina.
Fratello, tu fai parte del corpo di Cristo; devi esercitare una funzione personale quale membro della comunità: cerca sinceramente i doni di Dio!
Riepilogo: Il « Prodigo » non concederà neanche una goccia dell’oceano delle Sue grazie a coloro che non desiderano e non chiedono.