Sabato 24 gennaio 2009 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quel che hai preparato di chi sarà? Così è di colui che ammassa dei tesori per se stesso, e non è ricco in vista di Dio. Luca 12:20-21 Lei ha vinto! Ancora una volta trovo nella buca delle lettere la pubblicità che le macchine per il trattamento di testi permettono di personalizzare. Sotto il mio nome, in grossi caratteri, apprendo che ho avuto la fortuna di essere selezionato per partecipare all'estrazione di assegni di cospicuo valore, o di gettoni d'oro, o di automobili, o di viaggi in capo al mondo; il tutto è distribuito senza contropartita. I nostri contemporanei amano rifugiarsi nell'irreale. Ciascuno attende di condurre domani un'esistenza più facile di oggi. Ahimè, invece di portare il paradiso sulla terra, le cose vanno piuttosto di male in peggio (2 Timoteo 3:13). Pensiamo alla disoccupazione, all'espandersi della violenza, agli scioperi paralizzanti, agli sconvolgimenti provocati dalla droga, al rilassamento dei costumi, al numero crescente di divorzi e di suicidi, alla diffusione generalizzata di armi micidiali. Satana, il principe di questo mondo, diverte gli uomini con delle chimere irrealizzabili e li distoglie dalle realtà eterne. Ora "che giova all'uomo l'aver guadagnato tutto il mondo, se poi ha perduto o rovinato se stesso?" (Luca 9:25). Oggi ancora Gesù si rivolge al vostro cuore e alla vostra coscienza. È la sola risposta alle vostre aspirazioni più profonde. Credete in Lui e potrete dire come l'apostolo Paolo: "Le cose che per me erano un guadagno, io le ho reputate danno a cagione di Cristo... a causa dell'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore" (Filippesi 3:7-. Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l' anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?" Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio». Poi disse ai suoi discepoli: «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito. Osservate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete! E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un' ora sola alla durata della sua vita? Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché vi affannate per il resto? Guardate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste così l' erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede! Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più. Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno. Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. Perché dov' è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore. «I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell' uomo verrà nell' ora che non pensate». Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi, o anche per tutti?» Il Signore rispose: «Chi è dunque l' amministratore fedele e prudente che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro porzione di viveri? Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a far così. In verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; e comincia a battere i servi e le serve, a mangiare, bere e ubriacarsi, il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se lo aspetta e nell' ora che non sa, e lo punirà severamente, e gli assegnerà la sorte degli infedeli. Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; ma colui che non l' ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche. A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà. «Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra; e che mi resta da desiderare, se già è acceso? Vi è un battesimo del quale devo essere battezzato; e sono angosciato finché non sia compiuto! Voi pensate che io sia venuto a portar pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».